Volkswagen MUTE (MUT. E) è il progetto che ha vinto il primo posto del Michelin Design Challenge 2020. Una visione di frontiera per la mobilità versatile nelle città intelligenti del futuro remoto.
Si, remoto. Anche se il progetto è idealmente collocato nel 2035. Anche se si ritiene (credo a ragione) che le nuove generazioni di persone tra i 20 e i 30 anni avranno una visione più consapevole dell’impatto dell’inquinamento sulla salute umana. Perché Volkswagen MUTE, questo veicolo che mira a fornire una mobilità alternativa e sostenibile, sembra davvero partorito dalla fantascienza, diversamente da quanto concepito, ad esempio, per la ID 3.
Come nasce MUTE
La sfida consisteva nel ricreare una rete di mobilità per la città intelligente in cui il trasporto potesse essere anche riutilizzato come arredo urbano.
Ispirandosi all’approccio dei polpi, ai suoi meccanismi di locomozione e sopravvivenza, Volkswagen MUT. E offre soluzioni per ridurre la congestione del traffico in futuro.
Analizzando le braccia e le qualità dei polpi, l’autore del progetto Dayvid Almeida ha colto la sua flessibilità e potenza di aspirazione che gli consente di afferrare oggetti e muoversi nell’acqua. Queste caratteristiche principali sono state il nucleo principale di Volkswagen MUTE.
Qual è il modello di utilizzo?
L’utente può semplicemente ordinare Volkswagen MUT. E via smartphone o dispositivi intelligenti. All’ordine, questo veicolo si avvia e lascia la sua zona per incontrare l’utente. La membrana flessibile di MUT. E gli permette di srotolarsi, trasformandosi in una ruota. Non appena si avvicina all’utente, espande il sedile modulare, pronto ad accoglierlo.
Il progetto prevede anche altre declinazioni: moduli diversi possano essere combinati per soddisfare le esigenze degli utenti. Anche la fusione di più moduli può creare un’architettura urbana completamente personalizzata in diverse località della città.
Insomma, un futuro di veicoli semoventi e automatici, che quando non ti portano in giro restano comodamente distesi a fare le panchine o le pensiline nelle piazze delle città.