Il sogno dell’energia trasmessa senza bisogno di cavi, liberamente nel mondo, è nobile e avanzatissimo ma ha radici antiche.
Nel 1890, ben 130 anni prima di Emrod, la startup di cui vi parlerò, un genio di prima grandezza come Nikola Tesla aprì ad un futuro di energia wireless. L’inventore dimostrò di poter alimentare delle lampadine da più di 3 chilometri (due miglia) di distanza. La sua “bobina di Tesla” da 42 metri (140 piedi) riuscì perfettamente nell’impresa. Disgraziatamente bruciò la dinamo della centrale locale e fece piombare in un blackout l’intera cittadina di Colorado Springs. 11.000 abitanti che si sarebbero presto imbattuti negli effetti dei segreti di Nikola Tesla.
Il padre dell’elettricità moderna ne aveva tanti, e molti ne ha portati con sé (o sono stati trafugati), ma dopo quel tentativo dagli effetti “agrodolci” ripiegò su altri esperimenti ed altri traguardi.
Oggi una startup in Nuova Zelanda ritiene di poter completare ciò che Tesla (e Witricity) lasciò a metà. Il suo sogno di trasmettere energia in modalità wireless potrebbe realizzarsi presto. La startup, Emrod, è riuscita a convincere un importante distributore di energia ad realizzare una versione commerciale di questo tipo di distribuzione.
Perché è così esaltante?
Emrod vede la trasmissione wireless come una tecnologia chiave per l’energia rinnovabile, che è spesso generata lontano da dove è necessaria. Questo tipo di sistema potrebbe essere eccezionale per portare i prodotti della generazione di energia rinnovabile offshore e remota nelle reti urbane senza la necessità di batterie di accumulo giganti e simili. Uno tra i segreti di Tesla comportava lo sfruttamento delle onde stazionarie terrestri, distribuite sulla superficie della Terra, per trasmettere energia da un punto all’altro del pianeta. Energia che poi sarebbe bastato “captare” semplicemente con un impianto. Un po’ come si fa per captare una trasmissione radiofonica.
Come funziona l’energia wireless di Emrod
Il sistema di Emrod utilizza un’antenna trasmittente, una serie di relè e una rectenna ricevente. Si tratta di un’antenna “raddrizzante”, in grado di convertire in elettricità l’energia delle microonde emesse dall’impianto. Nemmeno a dirlo, diversamente dal sogno di Tesla di energia libera e accessibile a livello globale, quella di Emrod è irradiato direttamente tra punti specifici che si trovano su un percorso specifico.
Emrod afferma che il sistema funziona in qualsiasi condizione atmosferica (pioggia, nebbia e perfino tempeste di polvere). La distanza di trasmissione è limitata solo da una linea di vista tra ciascun relè. Per questo l’energia di Emrod ha il potenziale per trasmettere energia migliaia di chilometri, a una frazione dei costi di infrastruttura, manutenzione e impatto ambientale imposti da una soluzione cablata.
Prossimi passi
Ora Emrod impiegherà diversi mesi in test di laboratorio prima di passare a una prova sul campo. Se funzionerà, presto la trasmissione di energia wireless sarà realtà.