C’è un uomo d’affari giapponese, Katsuo Inoue, che quest’anno ha scelto l’Italia per le sue vacanze estive. Un bel volo in business class con tutti i comfort del caso e poi le bellezze di Roma e Firenze. Il tutto senza lasciare Tokio.
Il 56enne Inoue e sua moglie hanno “volato” come clienti della società di intrattenimento Tokyo First Airlines, che ha forse aperto seriamente un mercato (comunque già esistente) di viaggi in realtà virtuale. Quello delle vacanze virtuali è un mercato in crescita per i turisti giapponesi, sospinto dalle restrizioni per il coronavirus.
“Vado spesso all’estero per lavoro, ma non sono mai stato in Italia”, ha detto alla Reuters l’uomo d’affari. “La mia impressione è stata piuttosto buona perché grazie alla realtà virtuale ho avuto la sensazione di vedere effettivamente le cose lì.”
Vacanze virtuali: si “vola”
I viaggiatori che, inutile dirlo, restano per tutto il tempo fermi a terra, siedono in posti di prima classe o di business class in una finta cabina aerea. Come con qualsiasi compagnia aerea vengono serviti pasti e bevande durante il volo, con schermi che mostrano le viste esterne dell’aereo “in volo”, comprese le nuvole di passaggio.
I visorsi per realtà virtuale in dotazione offrono tour coinvolgenti in destinazioni tra cui, oltre alle nostre città italiane della cultura, Parigi, New York, e anche le Hawaii.
Il coronavirus ha fermato la maggior parte dei viaggi dal Giappone. La più grande compagnia aerea del paese, ANA Holdings, ha detto che il numero di voli verso destinazioni straniere con i suoi aerei è diminuito del 96% nel mese di giugno. L’International Air Transport Association (IATA) si è spinta più avanti. Lo scorso mese ha previsto che ci vorranno altri 4 anni almeno, fino al 2024, per recuperare il numero dei passeggeri globali.
Tokyo First Airlines: allacciate le cinture, si resta a terra
Alla First Airlines non hanno problemi di prenotazioni, come è facile immaginare. Ai “passeggeri” viene persino offerta una dimostrazione di sicurezza prima del volo con un giubbotto di salvataggio e una maschera per l’ossigeno. Le prenotazioni sono aumentate di circa il 50% dall’inizio della pandemia.
Il Giappone ha registrato oltre 50.000 casi di coronavirus, con poco più di mille morti, secondo l’emittente pubblica NHK. Una seconda ondata di infezioni che ha preso ad accelerare nel mese di luglio ha raffreddato le attese di una ripresa dei viaggi interni. Tranne, a quanto pare, i viaggi in realtà virtuale.
“I nostri clienti possono sperimentare sensazioni, esperienze di tragitto e destinazioni, in attesa di poter viaggiare nuovamente”, dice il presidente, Hiroaki Abe.