Il corpo di un adulto umano è composto da trilioni di cellule invisibili a occhio nudo. Sebbene la scienza moderna abbia scoperto gran parte del mistero relativo al modo in cui queste cellule interagiscono, la verità è che molto ci è ancora ignoto.
Un gruppo di scienziati ha deciso di aiutarci a comprendere meglio i modi in cui queste cellule si connettono, interagiscono e si organizzano nei tessuti e negli organi del nostro corpo creando HuBMAP. Una vera e propria “Google Maps del corpo”, una mappa del corpo umano che consenta a chiunque di fare un tuffo profondo nel nostro corpo, fino a un livello cellulare.
La futura mappa del corpo umano
“I nostri metodi attuali di mappatura generale del corpo umano sono limitati”, spiega in un comunicato stampa Jonathan Silverstein, professore di informatica biomedica presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Pittsburgh. “Al momento non ci sono dati sufficienti per affrontare diverse malattie”.
Silverstein fa parte di un gruppo internazionale di scienziati medici che stanno lavorando alla creazione della nuova mappa 3D cellulare interattiva del corpo umano, descritta come una “Google Maps del corpo”.
Il programma Human BioMolecular Atlas Program (HuBMAP in breve) mira a creare una sorta di atlante che può essere utilizzato prevalentemente dai medici. Li aiuterà a visualizzare, studiare e comprendere il corpo umano con un incredibile livello di dettaglio.
Come funziona HuBMAP
HuBMAP è composto da 18 team di ricerca collaborativa provenienti da tutti gli Stati Uniti e dall’Europa. Per mappare il corpo umano, i ricercatori prelevano campioni di sangue da diverse parti del corpo da donatori. Questi campioni vengono quindi intrecciati digitalmente per creare la mappa del corpo umano in 3D.
I primi dati di HuBMAP sono stati diffusi questa settimana: potete consultarli su portal.hubmapconsortium.org.
Le possibili applicazioni
Una mappa del corpo umano interattiva in stile Google Maps può servire non solo a scopi didattici. Mostrare con un dettaglio mai raggiunto nella storia l’interno del nostro corpo non è tutto, nel mondo dei Big Data.
HuBMAP potrà servire anche a pianificare meglio strategie e approcci di cura alle malattie. Come? La mappa, proprio come Google Maps, avrà diverse visuali ottenute dalle diverse tipologie di cellule mappate.
Sarà possibile osservare la visuale di un corpo in sofferenza per una particolare malattia, e dal confronto tra le cellule della visuale normale e quelle della visuale malata capire come incide sul corpo una malattia. Un giorno, HuBMAP potrebbe essere la base dati sulla quale costruire un “navigatore” per minuscoli nanobot medici in grado di viaggiare nel nostro corpo e distribuire farmaci.
“Ho realizzato molti grandi progetti nella mia carriera, ma questo è senza dubbio il più eccitante,” dice Silverstein. “Sarà una grande risorsa nazionale per molto tempo”.