I risultati di uno studio appena condotto danno ulteriore credito alla ricerca precedente che suggeriva la presenza di un grande lago di acqua salata sotto la superficie marziana.
I risultati e la presenza di altre aree umide e bacini o “corpi d’acqua” su Marte potrebbero essere cruciali nella ricerca della vita aliena sul pianeta.
L’acqua su Marte può essere anche la chiave per il lavoro di “protezione planetaria”. Il lavoro necessario a garantire che l’umanità non contamini altri pianeti con la vita dalla Terra durante le missioni per esplorarli.
Appare chiaro, dopo questo ennesimo segnale, che serve un lavoro ancora più esteso per chiarire origine, posizione e condizioni dell’acqua di marte. Dobbiamo esaminare meglio Marte e la sua chimica: potrebbero esserci tracce di quella che chiamano “attività astrobiologica” o vita aliena. La ricerca sul pianeta marte, peraltro, proseguirà alacremente con le missioni del 2021.
Bacini d’acqua su Marte, l’importanza di MARSIS
La scoperta è stata effettuata utilizzando MARSIS, o Mars Advanced Radar for Subsurface and Ionosphere Sounding, che si trova a bordo della sonda Mars Express inviata dall’Agenzia spaziale europea in orbita attorno a Marte.
Nessuna magia: per la scoperta c’è una spiegazione. Lo strumento invia impulsi radar che possono penetrare la superficie e le calotte polari di Marte. Possono quindi essere misurati mentre rimbalzano verso la navicella, consentendo ai ricercatori di approfondire il pianeta senza toccarlo.
Nel 2018, i ricercatori che usarono quello strumento annunciarono di aver trovato un vasto lago sotto la superficie di Marte. La scoperta fu salutata come un importante passo avanti nella ricerca della vita aliena sul pianeta.
All’epoca lo studio fu anche messo in discussione da esperti che si chiedevano se gli scienziati avessero raccolto abbastanza dettagli sulla natura del corpo. C’erano dubbi, in sostanza, che si trattasse di bacini d’acqua liquida.
La scoperta italiana
Nel nuovo studio, i ricercatori guidati da Elena Pettinelli dell’Università Roma Tre hanno utilizzato tecniche prese in prestito dai satelliti terrestri per studiare i laghi sotto i ghiacciai antartici.
In questo modo, sono stati in grado di analizzare i dati di MARSIS che ha esaminato un’enorme massa attorno al corpo trovato su Marte. Ciò ha permesso loro di confermare che era liquido.
L’acqua su Marte? Super salina
Il team è stato anche in grado di trovare una serie di altri bacini d’acqua su Marte, separati dal corpo principale, che sembrano formare un mosaico di vari laghi salati.
La scoperta su Marte sembra indicare che i corpi siano “soluzioni ipersaline”. Una vera e propria salamoia in cui si dissolvono nell’acqua alte concentrazioni di sale.
Questa è forse la ragione per cui questi bacini di acqua sono in grado di rimanere liquidi nonostante le condizioni molto fredde del polo sud di Marte.