Se non riusciremo a fermare i cambiamenti climatici (e, dispiace dirlo, quasi certamente non ci riusciremo) l’innalzamento del livello del mare sarà una realtà tangibile già entro i prossimi 10-15 anni, se non riusciamo a fermare tutto in tempo.
Come cambieremo il modo in cui viviamo, e come ci adatteremo al nostro nuovo ambiente dopo l’innalzamento del livello del mare? Ocean Community è un insieme di unità navali mobili che trasformano una zona disastrata in uno spazio abitabile.
Come detto, il riscaldamento globale non sembra rallentare come intendiamo e c’è la forte possibilità che molte persone delle zone costiere perdano nel prossimo futuro la loro terra e i loro beni. Anche l’ONU sta seriamente esplorando scenari in cui faremo ricorso a città galleggianti. Idem la Russia, che ha già approntato dei piani.
Se il mare prenderà terreno, le alternative saranno poche: dovremo considerare il mare come spazio vitale. Serviranno strutture galleggianti uniche e innovative che fungano da casa completamente funzionale. E dovranno anche avere la capacità di connettersi con le infrastrutture esistenti a terra.
Ocean Community, se il mare diventa la prossima frontiera
Se a causa dell’innalzamento del mare la frontiera umana andrà oltre le città costiere, Ocean Community può diventare una possibilità.
Ocean Community, per essere precisi, può risiedere nell’oceano e diventare l’estensione naturale delle città costiere, collocandosi a circa 800 metri dalle coste. Non così lontano dalla terraferma.
Ocean Community Project di Wojciech Morsztyn ha appena vinto l’European Product Design Award nella categoria Transportation Design.
Una comunità “anfibia”
Ogni comunità è costituita da quattro unità abitative e una piattaforma di attracco. Ogni unità abitativa può ospitare 2 persone.
La piattaforma di attracco diventerebbe il punto centrale da cui rifornire queste unità di elettricità, acqua dolce e da cui avviare il riciclo dei rifiuti. Questa piattaforma sarebbe ancorata al fondo dell’oceano per stabilizzarsi rispetto al moto ondoso.
Vita modulare
Alle unità abitative sarebbero poi collegabili diversi altri moduli autonomi per altrettanti scopi.
Nel caso in cui un utente desiderasse effettuare una sessione in palestra, potrebbe utilizzare un’app per richiedere ad un modulo autonomo disponibile (palestra) di connettersi con la propria unità abitativa.
Con lo stesso sistema autonomo sarebbe possibile fruire di servizi solitamente disponibili solo sulla terraferma, inclusi servizio di lavanderia, intrattenimento, cinema, ecc.
Ocean Community e la sostenibilità
Utilizzando l’energia sostenibile del sole, dell’acqua e del vento, le unità abitative di Ocean Community sarebbero autosufficienti.
L’acqua piovana potrà essere isolata dal sistema di drenaggio, o anche essere raccolta per diventare acqua potabile. Il tetto dell’unità abitativa sarebbe dotato di pannelli fotovoltaici, mentre l’energia eolica sarebbe utilizzata per climatizzare le case.