Con tutto il loro carico di paure ed entusiasmo, in fondo sempre uguali, domani studenti e docenti (e personale, e dirigenti) si avviano al primo giorno di scuola. Quale sarebbe il rientro ideale?
Aule allargate, banchi distanziati, test effettuati, ingressi scaglionati, protocolli perfezionati. Per il ritorno a scuola in Italia è stato fatto un lavoro immane. E si ha comunque la sensazione che sia una goccia nel mare. Come sarebbe la scuola post Covid ideale se avessimo tempo e risorse per costruirla?
L’atelier di architettura Valentino Gareri ha presentato la sua proposta per una scuola sostenibile e modulare progettata per adattarsi al mondo post Covid.
Come sarà la scuola ideale?
Il progetto propone un nuovo modello di edificio scolastico in cui spazi esterni e interni si fondono tra loro generando un ambiente sano e ben ventilato. Inoltre, poiché la pandemia ha incoraggiato il trasferimento delle persone in aree meno dense, anche la scuola viene ampliata.
Combinando diversi livelli (scuola materna, scuola primaria e secondaria) e altre funzioni ricreative (una piazza, un caffè, una biblioteca), la scuola ideale post Covid può diventare un importante riferimento civico per qualsiasi comunità.
La scuola ideale? Ad anelli
Il progetto proposto da Gareri prevede una struttura modulare che sa accogliere tutte le fasi educative: scuola dell’infanzia, scuola primaria e secondaria. Tutti gli spazi richiesti sono inseriti in due anelli: lo snodo volumetrico permette la realizzazione di due cortili e di un ulteriore tetto abitabile.
Le aule della scuola ideale post Covid sono perciò disposte in cerchio, collegate ai cortili e al paesaggio esterno. Ogni modulo di 55 mq è realizzato in legno lamellare a strati incrociati e corrisponde ad un’aula ideale di 20/25 studenti collegata da un corridoio centrale.
Ariosa come una casa sull’albero
L’edificio con i suoi vari livelli e gli spazi combinati tra esterni e interni è concepito come una casa sull’albero, con un’elevata flessibilità per le attività educative.
Il concetto principale alla base della scuola ideale post Covid è quello di creare una scuola immersa ed integrata nella natura, dove il rapporto con l’aria aperta sia fisicamente e visibilmente aumentato.
La facciata dell’edificio scolastico è composta da un’alternanza di pannelli in legno massiccio e pannelli vetrati. Il perimetro circolare è caratterizzato da pannelli opachi che aiutano a bloccare la luce solare diretta, mentre una serie di pannelli trasparenti diffonde la luce e offre una ampia visuale dell’esterno.
Quanto sarebbe bello e sicuro andare a lezione in una scuola così?
Una scuola versatile e sostenibile
La proposta di Valentino Gareri rimarca il fatto che la scuola ideale sia una scuola sostenibile e soprattutto autosufficiente. Adotta diversi dispositivi per il risparmio energetico: collettori di acqua piovana, pannelli fotovoltaici e turbine eoliche situate sul tetto più alto. Un piccolo “parco energetico” visitabile e osservabile dagli studenti.
In questo modo la sostenibilità diventa parte dell’esperienza educativa di bambini e ragazzi, che vengono introdotti a questo tema attraverso l’edificio stesso e possono perfino partecipare alla manutenzione.
Come è fatta?
Realizzata con materiali naturali e tecniche di costruzione a basso costo, la scuola proposta da Gareri ha un design altamente flessibile, adattabile a diverse funzioni e programmi e offre numerosi vantaggi a tutta la comunità.
La modularità del design consente una futura estensione della scuola per ospitare diversi programmi, diversi numeri di aule e anche essere esigenze completamente diverse.
Ad esempio, oltre alle periodiche funzioni di seggio elettorale per le elezioni politiche, la scuola ideale post Covid potrebbe fungere da centro medico temporaneo per emergenze o da unità residenziale temporanea.
Non c’è dubbio che muoversi in questa direzione significherà aver compreso la “lezione” che la pandemia ci ha fatto. Potremo davvero trasformare la crisi nell’opportunità di ricostruire un mondo migliore a partire dalle esigenze di ognuno. Didattica, natura, sostenibilità e salute sono fattori connessi tra loro, e questo andrà considerato sempre, Covid o no.
Sarà complesso, difficile, non privo di ostacoli e momenti dolorosi. Con l’impegno e l’entusiasmo di tutti, però, diventerà una vittoria memorabile.