Il premio Nobel per la chimica 2020 è stato assegnato alle due scienziate che hanno scoperto e perfezionato lo strumento di modifica genetica CRISPR / Cas9.
È una delle scoperte scientifiche più importanti dell’ultimo decennio. Il CRISPR consente una modifica dei geni relativamente semplice e potrebbe rivoluzionare la medicina, l’agricoltura e altri campi.
Le vincitrici del Nobel per la chimica 2020: genio e costanza
Mai premio fu più meritato. La scoperta iniziale è stata fatta da Emmanuelle Charpentier, della Max Planck Unit for the Science of Pathogens. Mentre studiava il batterio Streptococcus pyogenes, ha scoperto una nuova molecola chiamata in seguito tracrRNA, che svolge un ruolo importante nel sistema immunitario dell’insetto.
Proprio come il nostro sistema immunitario, i batteri conservano una “memoria” dei virus che li infettano per difendersi da infezioni future. Per fare ciò, la molecola di tracrRNA estrae una sezione del DNA del virus e la inserisce nel genoma del batterio, così la prossima volta che incontrano quel patogeno possono riconoscerlo e disarmarlo.
Dopo che Charpentier ha pubblicato questa scoperta nel 2011, ha collaborato con Jennifer Doudna dell’UC Berkeley, che aveva studiato una classe di proteine batteriche chiamate Cas che funzionavano in modo molto simile al tracrRNA. Insieme, Charpentier e Doudna sono state in grado di riprogrammare il sistema CRISPR / Cas in modo che potesse riconoscere non solo il DNA virale, ma qualsiasi sequenza bersaglio, e fare un taglio.
CRISPR può cambiare l’umanità
La tecnica di editing genetico perfezionata dalle due vincitrici del Premio Nobel per la chimica 2020 (il primo in condivisione tra due donne) è giovanissima. Pur teorizzato già dal 1987, il CRISPR ha trovato la sua reale applicazione solo 8 anni fa, nel 2012.
E in 8 anni ha già iniziato a mostrare di quali rivoluzioni può essere capace.
Su FuturoProssimo ne ho parlato diverse volte, ospitando anche le previsioni di Jennifer Doudna nell’aprile 2019. Nel post che trovate qui vi raccontavo di come la scienziata preveda che le prime, vere rivoluzioni del CRISPR saranno in campo agricolo.
In realtà non sappiamo dove ci porterà questo strumento capace di farci operare modifiche del DNA perfino “in tempo reale”, direttamente nell’organismo che vogliamo “editare”.
Gli organismi “geneticamente editati” possono portarci a un mare di cose: da cibi più sani ed antiobesità alla cura per l’herpes. Dalla scomparsa dei capelli grigi agli xenobot, passando per il body hacking per finire alla sconfitta di Cancro e HIV