Ocean Cleanup: ripulire gli oceani con barche intelligenti

Ripulire gli oceani è un’impresa enorme, specie per una singola organizzazione non profit, ma avere Microsoft dalla tua parte è un bel bonus.

The Ocean Cleanup è nata nel 2013 con l’obiettivo di ripulire la grande massa di rifiuti plastici nel Pacifico. Da allora, il progetto ha anche abbracciato l’obiettivo di ripulire gli oceani impedendo che nuovi rifiuti entrino nell’oceano. Questo significa ripulire i fiumi che trasportano molti degli inquinanti. Nel 2018, The Ocean Cleanup ha attivato una collaborazione con Microsoft, per sviluppare modelli di apprendimento automatico per rintracciare e riconoscere la plastica. Da allora, i “raccoglitori” di plastica di The Ocean Cleanup scandagliano i fiumi e imparano sempre di più a riconoscere la plastica da ripulire. 

Una flotta di intercettori per ripulire i fiumi

La lotta all’inquinamento da plastica è attiva su due fronti: quella già presente nell’oceano e quella che si muove nell’oceano attraverso i fiumi. La plastica negli oceani tende a formare masse come come il Great Pacific Garbage Patch, l’immensa isola di rifiuti al centro del Pacifico grande come la penisola Iberica.

Queste masse si scompongono poi in microplastiche, che possono essere dannose per la vita marina e alla fine per le persone, penetrando ovunque. Andare a caccia di questi rifiuti con navi e reti sarebbe costoso, richiederebbe tempo e quantità enormi di combustibili fossili. Invece, il progetto sta lavorando con quello che chiama un sistema passivo per la pulizia. Una flotta di Intercettori a energia solare che raccoglie autonomamente la plastica dai fiumi prima che possa raggiungere l’oceano, muovendosi con le correnti dei fiumi.

The Ocean Cleanup: come funziona un intercettore

Dopo i primi intercettori già dispiegati a Jakarta e in Malesia, The Ocean Cleanup spera di utilizzare intercettori su 1000 dei fiumi più inquinanti del mondo entro cinque anni. Vietnam e Repubblica Dominicana sono i prossimi obiettivi. Ogni intercettore ha una capacità di 60 metri cubi (65 iarde cubiche) di rifiuti e pesa quasi 50 tonnellate. Nonostante le enormi dimensioni, l’intercettore è scalabile, può funzionare nella maggior parte dei fiumi inquinati del mondo e richiede solo un contatto umano minimo con sostanze inquinanti pericolose. È una specie di catamarano, in cui l’acqua continua a muoversi con la corrente mentre la plastica concentrata scorre al suo interno.

La corrente sposta i detriti su un nastro trasportatore permeabile, lasciando dietro di sé solo inquinanti. A seconda del tempo, della corrente e di altri fattori, un singolo intercettore può raccogliere più di 5 tonnellate (11.000 libbre) di detriti in un giorno. Una volta pieno, l’intercettore porta i rifiuti a riva per smistarli in una struttura locale.

È qui che entra in gioco l’aiuto di Microsoft

Nel 2018, il dipendente Microsoft Drew Wilkinson contattò The Ocean Cleanup via e-mail per spiegare come il gigante della tecnologia avrebbe potuto aiutare l’organizzazione non profit al suo hackathon annuale. “Microsoft dispone di immense risorse di calcolo che potrebbero davvero aiutarti a monitorare i tuoi sforzi a una frazione del costo utilizzando l’AI”, ha scritto nella sua e-mail di sensibilizzazione.

Così, nel corso di due hackathon aziendali i dipendenti Microsoft hanno costruito un modello di machine learning per monitorare la plastica che scorre attraverso i fiumi con gli intercettatori. Prima dell’aiuto di Microsoft, l’organizzazione non profit aveva una persona che identificava da sola le immagini dei detriti, un processo inefficiente e noioso. L’organizzazione non profit ha condiviso le immagini con i volontari Microsoft, che hanno utilizzato il modello di apprendimento automatico per identificare la plastica rispetto ad altri detriti come foglie o rami. In un’estate sono stati in grado di etichettare più di 30.000 foto.

Ora stanno lavorando a un modello simile anche per le foto oceaniche. Le navi nell’oceano hanno un metodo di pulizia simile e riportano i detriti ad un centro di controllo per la valutazione. Ora, The Ocean Cleanup sta lavorando per riciclare la plastica raccolta in nuovi prodotti per mantenere finanziariamente sostenibile l’organizzazione non profit.