Canvas è un’azienda che ha sviluppato un robot per cantiere. Riformulo: robot per edilizia, che grazie all’AI sa intonacare un muro esattamente come farebbe un mastro muratore. Non è facile, se ci pensate: è un po’ come glassare una torta, bisogna dare l’idea che il muro sia piatto. Roba da cantiere del futuro.
Negli ultimi mesi il robot di Canvas è stato impiegato in diversi cantieri del presente, purtuttavia. Uffici, residenze private, perfino un aeroporto internazionale, quello di San Francisco.
Canvas lavora a mestiere
Il robot Canvas ha quattro ruote e ha le dimensioni di una piccola cucina. È dotato di un preciso scanner laser e di un braccio robotico montato su una piattaforma verticale. Quando viene posizionato in una stanza, il robot scansiona le pareti ancora non ultimate usando il LIDAR, poi si mette al lavoro.
Per cominciare leviga la superficie del muro, poi applica un sottile strato di composto per cartongesso che rasenta la perfezione. Se incontra un “collega” umano evita di urtarlo e fare danni grazie ai suoi sensori.
Per fare sintesi sullo stato dell’arte: Il robot Canvas ha ancora bisogno di supervisione umana, ma il suo operatore non deve essere un esperto né di robotica né di carpenteria.
Robot sul cantiere, è arrivato il momento
È stato a lungo poco pratico schierare robot nei cantieri, perché l’ambiente è molto vario, complesso e mutevole. Negli ultimi anni, tuttavia, sono cambiate diverse cose. Sensori laser a basso costo, bracci e pinze robotici più economici e software open source per navigazione e visione artificiale hanno reso possibile automatizzare alcuni processi.
E questo ha delle ricadute. I robot sul cantiere del futuro contribuiranno a rendere le costruzioni meno care. Secondo McKinsey, la produttività nel settore edile è migliorata meno di altri settore negli ultimi due decenni. L’arrivo di una maggiore automazione può anche alterare la domanda di manodopera in una serie di mestieri edili.
Kevin Albert, cofondatore e CEO di Canvas, ha precedentemente lavorato presso Boston Dynamics (la società di BigDog, Atlas e Spot). Dice che ci sono grandi opportunità nel settore edile, e per me ha pienamente ragione.
La situazione presenta già una forte partecipazione delle macchine per l’edilizia robot. Spesso contribuiscono a realizzare parti prefabbricate da montare sul posto: portare robot direttamente sul cantiere sembra la naturale conseguenza di questo trend.
I settori di impiego dei robot per edilizia nel cantiere del futuro
Un numero notevole di macchinari edili come scavatori e apripista sta iniziando ad operare in modo autonomo. Una gamma crescente di robot per edilizia può assumere compiti di costruzione specializzati. Saldatura, perforazione, posa di mattoni e tanto altro.
Un rapporto IDC pubblicato nel gennaio 2020 prevede che la domanda di robot da costruzione crescerà di circa il 25% all’anno fino al 2023.
Il ruolo dell’intelligenza artificiale
Una grande opportunità per l’impiego di robot in edilizia nel cantiere del futuro (e a questo punto anche del presente) è data dall’avvento dell’intelligenza artificiale. Unita alla visione artificiale e altre tecnologie di rilevamento per monitorare il movimento dei materiali e dei lavoratori in un luogo di lavoro può davvero fare la differenza.
Il software può segnalare se un lavoro è in ritardo o se qualcosa è stato messo nel posto sbagliato. L’apprendimento artificiale sarà cruciale.
L’intelligenza artificiale potrà contare su molti occhi e orecchie per raccogliere dati. Doxel ha un robot mobile che scansiona i siti di lavoro in 3D per dare modo al software di calcolare lo stato di avanzamento di un progetto. Il già citato Spot, robot quadrupede di Boston Dynamics, viene testato per lo stesso scopo in diversi cantieri. Altre aziende come Propeller o DJI vendono droni per l’ispezione automatizzata dei cantieri.
Non solo robot per edilizia, ovviamente. Ci sono anche soluzioni che contemplano la “collaborazione” umana. L’israeliana Buildots, ad esempio, vende software che utilizza telecamere montate sui caschi degli operai. Le telecamere acquisiscono ed elaborano automaticamente le immagini per identificare discrepanze tra i piani e il lavoro in corso.
Edilizia robot: è solo l’inizio
Un rapporto McKinsey del mese scorso ha previsto un grande cambiamento nel settore delle costruzioni nel prossimo decennio, con le aziende che adotteranno tecnologie e metodologie dal mondo manifatturiero.
Questo ovviamente suscita non poche preoccupazioni nei lavoratori. Anche in quelli che vedono il robot per edilizia in azione.