Un laboratorio di chimica in Canada ha dato vita a un materiale dalle proprietà sorprendenti: una nuova forma di calcite in grado di assorbire acqua, olio e coloranti.
Gli scienziati della Memorial University of Newfoundland a St John’s hanno scoperto questo nuovo carbonato di calcio simile a una super spugna dopo aver trattato scarti di gusci di cozze con acido acetico diluito. Il team stava cercando di creare un antigelo per il trattamento delle strade in inverno e invece si è imbattuto in questo nuovo materiale che può tornare utilissimo per un mare più pulito.
I loro risultati sono stati pubblicati sulla rivista Cell Press Matter.
Una super spugna per un mare pulito
L’incredibile materiale può assorbire fino a 10 volte la propria massa nei liquidi, il che significa che può anche assorbire contaminanti come olio e coloranti.
È una nuova eccitante prospettiva per i progetti che puntano a ottenere un mare più pulito. In attesa di una produzione di massa, il team suggerisce anche l’impiego della super spugna per usi biomedici o nella somministrazione di farmaci.
Il procedimento
Come detto, il team ha scoperto il nuovo materiale macinando scarti dei gusci di cozze in acido acetico diluito. Dopo averli lasciati per tutta la notte, gli scienziati hanno notato che si erano trasformati in assorbenti bianchi spugnosi da bagnati, e in una sorta di batuffolo di cotone da asciutti.
“Sapevo che il materiale impregnato d’acqua doveva essere carbonato di calcio. Non c’era nient’altro, chimicamente. Tuttavia, non avevo idea del motivo per cui si stesse formando con una consistenza simile a una spugna “, ha detto la dottoressa Jennifer Murphy, che ha lavorato al progetto alla Memorial University e che per prima ha scoperto il materiale.
Cristalli di calcite
Utilizzando la diffrazione dei raggi X e la microscopia elettronica a scansione, il team ha scoperto che il materiale ottenuto da scarti di cozze è costituito da una “formazione di cristalli di calcite” simile a un nido.
È difficile replicare i materiali inorganici allo stesso modo di molti organismi, come fanno i mitili. È così che ci siamo resi conto che i prismi si stavano liberando dal guscio e si ricombinavano per formare il materiale morbido di calcite”.
Jennifer Murphy, Memorial University