Dopo una lunga corsa durata più di 70 anni, Ikea interrompe le pubblicazioni del suo catalogo in forma cartacea.
La decisione ufficiale di cessare le pubblicazioni del catalogo IKEA arriva come riflesso storico e segno repentino dei tempi. I lettori di cataloghi e prodotti cartacei sono in declino, i cataloghi ikea non fanno eccezione, e le aziende puntano sempre di più sul digitale.
Sic transit gloria mundi
IL catalogo, QUEL catalogo non sarà più stampato. È il tonfo di un enorme iceberg, il corrispettivo della recente scelta della Warner Bros di mandare tutti i suoi film in streaming, e non prima in sala. Non si tratta solo di reperire mobili e accessori, istruzioni per ottenere l’ikea family o tutto ciò che potremmo trovare nei punti vendita. È una questione affettiva, per Giove. La pubblicazione della casa svedese, però, ha segnato direttamente tappe importanti della nostra vita. Quel magazine ci ha accompagnati nel trasferimento in casa da soli. Con la stanzetta arredata alla bimba. Con quella credenza che sembrava impossibile da finire da soli.
Mi sembra ancora di vedere il catalogo ikea estate 2013, l’anno dopo il matrimonio, per arredare la mia casa al mare. E che dire del catalogo ikea estate 2016, con le sue immagini così rassicuranti, i prezzi, le offerte? Non ce la faccio, troppi ricordi!
Dal rinnovare la casa al rinnovare il modello di business
Dopo aver inizialmente resistito allo shopping online, l’azienda fondata da Ingvar Kamprad è stata “costretta” ad accoglierlo durante la pandemia, anche perchè nei negozi ikea per molti mesi non si poteva nemmeno mettere piede.
La decisione di abbandonare questo house organ in formato cartaceo riflette il cambiamento dei tempi, come detto. Con il calo dei lettori di materiale cartaceo (il volantino, la brochure) le aziende si rivolgono sempre più alle opzioni digitali (il sito). IKEA catalogo non fa eccezione e ha “abdicato” a favore di opzioni digitali. Sebbene questo sia uno sviluppo triste per i fan della celebre pubblicazione, è indicativo del panorama del consumo dei media. Una strada, forse l’unica, per rimanere rilevanti e accessibili al proprio pubblico.
Un impedimento diventato giovamento, a quanto pare.
Ikea afferma che le sue vendite al dettaglio online (sia quelle in offerta sottocosto, sia quelle del nuovo stock) sono aumentate del 45% in tutto il mondo lo scorso anno con ikea.com che ha registrato quattro miliardi di visite. Da ikea trovi di tutto, storicamente, ma non è l’assortimento che ha pesato, stavolta. È la prossimità. L’azienda ha anche migliorato la sua suite di app aprendo negozi più piccoli situati nei centri urbani destinati a raggiungere le persone dove vivono.
Catalogo IKEA: la caduta degli Dei
Sul piano del messaggio alla carta stampata, la scelta di “chiudere” il Catalogo in forma cartacea è gigantesca.
Al suo apice, nel 2016, il catalogo IKEA era distribuito in 200 milioni di copie e in 32 lingue diverse.
Si tratta, di fatto, della più grande pubblicazione al mondo per volumi, nata nel 1951. Il catalogo IKEA ha più copie stampate della Bibbia, o del Corano.
Plauso per gli alberi, un piccolo sollievo, e sconforto per i sostenitori della carta, un supporto destinato ad essere ancora ridimensionato.
La top 3 dei più belli
Ora che il catalogo IKEA non è più stampato, e che la sua versione digitale non dà le stesse “emozioni”, è lecito lasciarsi andare alla nostalgia dei cari, vecchi tempi andati. Con una mia personalissima “caccia al tesoro” con le 5 copertine dei cataloghi IKEA più caratteristiche, in ordine inverso di classifica (per la suspance). Rullo di tamburi:
3° posto – Catalogo IKEA 1975 – Non potevo non menzionarlo. E non solo perchè questo è il mio anno di nascita: in copertina, per la prima volta un “tono su tono”, tutto diventa di tessuto. Il tessuto di una delle più caratteristiche e pratiche poltrone: in foggia lievemente diversa, è stata riproposta anche negli anni successivi. Giudizio: inossidabile.
2° posto – Catalogo IKEA 2013 – In un certo senso, la riscoperta del colore. Nella collezione IKEA 2013 un’icona (quella in copertina, l’immarcescibile poltrona Strandmon) fa da contraltare ad arredi essenziali con dominanti bianche o a strisce bianche e blu, marinaresche. Boom dei cuscini decorati, da allora non passa anno che non rinnovi le federe :)
1° posto – Catalogo IKEA 2016
Qui non ci allontaniamo di molto, ma la “modernità” essenziale di inizio anni ’10 è sostituita da uno sguardo più “languido” e ambientalista, se mi consentite quello che può sembrare un azzardo, parlando di un’industria così grande. Legno naturale in vista, arredi a prova di bambino e soprattutto quel grande logo verde (non è casuale, niente è lasciato al caso) sono il frontespizio ideale dei prodotti ikea 2016 contrassegnati da una sola parola: sostenibilità.
Un ultimo saluto
“Per 70 anni il catalogo IKEA è stato uno dei nostri prodotti più unici e iconici, che ha ispirato l’arredamento di miliardi di persone in tutto il mondo”, dice Konrad Grüss, amministratore delegato di Inter IKEA Systems BV.
Il consumo generale dei media e il comportamento dei clienti sono cambiati, e Ikea sta già aumentando gli investimenti digitali su internet mentre i volumi e l’interesse per il catalogo IKEA sono diminuiti. Fatti incontrovertibili.
Konrad Grüss, amministratore delegato di Inter IKEA Systems BV.
L’azienda afferma che commemorerà il catalogo con il lancio di un libro nell’autunno del 2021.
Un altro pezzo di storia che se ne va.
Su un display.