La popolazione in Giappone si riduce ogni anno da 13 anni. C’è uno dei tassi di natalità più bassi al mondo e non nascono abbastanza bambini per sostituire una popolazione con la più alta percentuale mondiale di over 65.
Le cause del crollo delle nascite non sono del tutto chiare: insicurezza economica, priorità alla carriera e standard di immigrazione rigorosi. Nel 2019 sono nati in Giappone solo 864.000 bambini, -5,9% rispetto al 2018, che era già il minimo storico. Gli incontri latitano.
La cosa purtroppo non sorprende. Come scrissi poco fa in questo post, i giovani in Giappone sembrano aver perso interesse non solo per i bambini, ma anche per il matrimonio (i matrimoni sono passati da 800.000 nel 2000 a 600.000 l’anno scorso), per gli appuntamenti e persino per il sesso.
Un servizio statale di incontri
Per usare un eufemismo, il governo giapponese è un po’ preoccupato. Ne ha ben donde: sono in gioco l’economia e il benessere della sua gente. La scorsa settimana il Gabinetto del Giappone ha annunciato l’investimento di 2 miliardi di yen (19 milioni di euro) per un’iniziativa che spera di dare impulso ad appuntamenti, matrimoni, sesso e bambini: una piattaforma di incontri guidata dall’intelligenza artificiale.
Vi suona strano che il governo possa fare il Cupido, il ruffiano nella vostra vita sentimentale? In Giappone non è una novità. Il paese è diviso in 47 prefetture (quasi piccoli stati): circa 25 di queste offrono già una sorta di servizio di incontri per i residenti.
Certo, per organizzare gli incontri e mettere insieme le persone adottano criteri più rudimentali: età, reddito e istruzione. Con questi filtri elaborano e mostrano ai single un elenco di potenziali partner romantici. Praticamente un Tinder gestito dallo Stato.
Non è così semplice
Sembra facile, ma la riuscita di incontri sentimentali e la nascita di un amore non è facile come abbinare età o reddito. Serve molto di più perché funzioni.
La parola chiave è “personalità”. Tutti vogliamo qualcuno che non solo ci sopporti, ma trovi i nostri difetti “indispensabili” per parafrasare una vecchia canzone di Gino Paoli. Questi tratti della personalità sono difficili da contemplare in un algoritmo, ma è più o meno quello che farà il nuovo servizio statale giapponese di incontri. Gli utenti risponderanno a domande su argomenti relativi ai loro interessi e valori, e un algoritmo ne trarrà un “sunto” da comprendere nei filtri di ricerca.
Una mano dall’intelligenza artificiale
Diverse app di incontri utilizzano già l’IA. Utilizzano l’apprendimento automatico sia per “connettere le persone”, o per verificare le foto degli utenti e filtrare i contenuti offensivi.
L’algoritmo in qualsiasi app di incontri che preveda lo swipe per cambiare pretendente assegna agli utenti una sorta di “valore” in base al numero di persone che gli “piacciono”. Utilizza poi quel valore per determinare l’ordine in cui visualizzare i potenziali incontri.
Sì, l’intera faccenda è agghiacciante per uno nato nel 1975. Però sembra funzionare: oggi gli appuntamenti online sono in molte parti del mondo il primo veicolo di incontri per le coppie.
Incontri di Stato: buona fortuna al Sol Levante
Speriamo che gli “incontri di Stato” migliorino il quadro in Giappone. Il National Institute of Population and Social Security Research del paese del Sol Levante prevede che agli attuali tassi di natalità, la popolazione scenderà dai 127 milioni nel 2015 a 88 milioni entro il 2065.
Un’ecatombe.
L’amore è complicato e inserire algoritmi nel quadro non lo rende molto più facile: ma tempi disperati richiedono misure disperate e per adottare un sistema statale di incontri il Giappone sembra essere in tempi disperati.
Con l’intelligenza artificiale che risolve un problema dopo l’altro, implementarla per aiutare a promuovere incontri un po ‘di romanticismo in un luogo in cui è estremamente necessario potrebbe non essere l’idea peggiore.