Quando il primo ministro UK Boris Johnson ha annunciato che la mutazione del coronavirus scoperta di recente potrebbe essere il 70% più contagiosa rispetto ad altri ceppi, alcuni esperti hanno messo in dubbio la stima per mancanza di dati sufficienti.
Molti paesi europei hanno imposto divieti ai viaggi nel Regno Unito per ridurre il rischio. Il ceppo B.1.1.7 è una mutazione del Covid che trasporta una raccolta di 17 cambiamenti genetici, la prima mutazione degna di nota del coronavirus.
Anche se potrebbe non causare casi più gravi di COVID-19, queste mutazioni potrebbero renderlo più contagioso.
Alcuni esperti sanitari hanno persino avvertito che i cambiamenti potrebbero rendere i vaccini esistenti meno efficaci, sebbene molti altri abbiano affermato che non ci sono tali preoccupazioni.
Fino ad ieri però, pochi dati.
Il nuovo ceppo, concordano gli esperti, doveva essere testato in laboratorio per determinare la sua reale infettività e la sua capacità di eludere gli anticorpi generati dopo i vaccini.
Ebbene, ora il primo studio sulla nuova mutazione del Covid è arrivato, e dice al mondo che la minaccia potrebbe essere seria. Per evitare che B.1.1.7 sfugga di mano, potrebbero essere necessarie misure più severe, compresa la chiusura di scuole e università, e campagne di vaccinazione accelerate.
Lo studio proviene dal Center for Mathematical Modeling of Infectious Diseases della London School of Hygiene and Tropical Medicine ed è stato pubblicato online in prestampa.
Le conclusioni del primo studio sulla mutazione del Covid
Gli scienziati hanno scoperto che la mutazione del Covid in Regno Unito è del 56% più contagiosa rispetto alle altre versioni circolanti nel paese e richiederà misure aggiuntive per contenerla. La stima del 56% è ancora approssimativa, poiché i ricercatori stanno raccogliendo più dati. Lo studio non ha trovato prove che il virus fosse più letale di altri ceppi, il che è almeno una buona notizia.
“Potrebbe essere necessario accelerare notevolmente il lancio del vaccino”, dice Nicholas Davies, autore principale dello studio. “I risultati preliminari mostrano che una vaccinazione più rapida sarà davvero importante per qualsiasi paese che deve affrontare questa o varianti simili”.
Gli scienziati non hanno studiato il comportamento del virus nei test di laboratorio, ma hanno utilizzato modelli informatici per prevedere la gravità del patogeno.
Modelli informatici che hanno disegnato anche ciò che potrebbe accadere nei prossimi sei mesi con vari livelli di restrizione.
Mutazione del Covid: possibili scenari
In breve: casi, ricoveri, ricoveri e decessi nel 2021 potrebbero superare quelli del 2020 senza una consistente campagna di vaccinazione.
I ricercatori hanno affermato che chiudere le scuole fino a febbraio potrebbe far guadagnare un po’ di tempo al paese. L’abolizione delle restrizioni porterebbe a un notevole aumento dei casi.
Quanto dovrebbero “correre” le vaccinazioni per funzionare?
Un modello di vaccinazione in cui vengono vaccinate 200.000 persone ogni settimana ha mostrato che il ritmo sarebbe troppo lento per influire sulla diffusione del virus mutato.
“Quel tipo di ritmo non sarebbe in grado di supportare molto il rilassamento di nessuna delle misure di controllo”, dice Davies. Se le vaccinazioni settimanali raggiungono i 2 milioni, la trasmissione del Covid potrebbe diminuire.
Ma l’offerta di vaccini è ancora bassa e ci vorrà un po’ prima che le campagne di immunizzazione si diffondano. Anche una volta che sarà disponibile un’offerta sufficiente, non è chiaro se si potrà arrivare al ritmo di 2 milioni di vaccinazioni a settimana.
Come qualsiasi altro studio, anche questo sulla mutazione del Covid potrebbe beneficiare di dati aggiuntivi e potrebbe avere limitazioni che hanno avuto un impatto sui modelli. Alcuni esperti hanno sottolineato potenziali correttivi, inclusa l’ipotesi che le persone di età inferiore ai 20 anni abbiano in realtà una probabilità del 50% di diffondere la malattia.
Tutti sono comunque concordi nel dire che questa mutazione del Covid deve essere presa sul serio o potrebbe portare a un’altra grave epidemia.