Utilizzando scanner laser remoti montati su elicotteri, gli archeologi sono stati in grado di scrutare sotto la volta della foresta dell’Amazzonia, rivelando la disposizione e i collegamenti di antichi villaggi disposti come quadranti di orologi.
Questi villaggi amazzonici detti “di tumuli” (monticelli di terra e pietre) erano stati individuati in precedenza, ma è oggi che ne comprendiamo l’insieme. La nuova tecnologia di rilevamento ha rivelato nuovi interessantissimi dati: anzitutto la loro esatta collocazione, una vera e propria rete nascosta, e poi la scala su cui erano organizzati.
La cosa più notevole è che i dati sono stati raccolti senza la necessità di laboriosi lavori e scavi sul terreno.
Benedetto sia il LIDAR
I risultati sono stati resi possibili grazie alla tecnologia di scansione LIDAR, la stessa tecnica di rilevamento della profondità a lunga distanza che si trova in varie forme nelle auto a guida autonoma e persino nei più recenti smartphone.
Il LIDAR ci ha permesso di rilevare questi villaggi e le loro caratteristiche come le strade, cosa che prima non era possibile perché la maggior parte non era visibile nei migliori dati satellitari disponibili
José Iriarte, archeologo dell’Università di Exeter, UK
Rete nascosta di villaggi amazzonici: rappresentazioni del cosmo
Invece di lavorare da un tumulo all’altro, come è successo in passato, i ricercatori sono stati in grado di vedere i layout di interi villaggi e le connessioni tra loro, tramite un sensore UAV LIDAR RIEGL VUX-1 che monitora la foresta dall’alto.
Le scansioni hanno mostrato come i villaggi – costruiti tra il 1300-1700 d.C. – fossero organizzati per rappresentare modelli sociali molto specifici, senza una chiara gerarchia.
“È probabile che la disposizione spaziale uniforme dei villaggi montagnosi, come molti villaggi contemporanei ad anello dei Neotropi, rappresenti fisicamente il cosmo dei nativi americani”, scrive il team nel paper.
Cosa c’era al posto dei tumuli?
In ogni sito sono stati trovati tra 3 e 32 tumuli, con i tumuli stessi alti fino a 3 metri (9,8 piedi) in alcuni casi e che si estendono fino a 20 metri (65,6 piedi) di lunghezza. Un’indagine più approfondita in futuro dovrebbe essere in grado di rivelare esattamente per cosa sono stati utilizzati questi tumuli, dalle case ai cimiteri.
Il LIDAR ha scoperto, come parte di questa rete nascosta, anche lunghe strade secondarie e principali con sponde alte, che si irradiano dai villaggi montuosi come raggi di sole o lancette di un orologio. La maggior parte dei villaggi amazzonici mostrava due strade che partivano a nord e due a sud.
“Il LIDAR offre una nuova opportunità. Quella di individuare e documentare i siti in terra battuta in zone boscose dell’Amazzonia caratterizzate da una fitta vegetazione”, afferma Iriarte. “Può anche documentare le più piccole caratteristiche terrestri superficiali nelle aree di pascolo recentemente aperte”.
Una scoperta importante
In totale gli archeologi hanno studiato una rete nascosta di circa 36 villaggi amazzonici, alcuni distanti appena 2,5 chilometri (1,6 miglia) tra loro. Oltre ai villaggi circolari ed ellittici, i ricercatori li hanno anche trovati disposti in una forma più rettangolare.
La ricerca colma alcuni vuoti. Anzitutto in termini di storia di questa parte della foresta pluviale amazzonica. Anche il settore sud-orientale dello stato di Acre in Brasile, che si pensava fosse scarsamente abitato nel corso dei secoli, ora ha una prospettiva nuova.
Tuttavia, il lavoro è solo preliminare: c’è molto altro da scoprire su questi antichi insediamenti ordinati. Servirà uno sguardo più da vicino a questi tumuli di quadranti di orologio appena scoperti e ai manufatti che si possono trovare in essi.