Parlare di un altro telescopio dalla NASA potrebbe essere sconcertante considerando l’attesa già (per ora infruttuosa) del telescopio spaziale James Webb. Eppure.
Il successore dell’Hubble ha bucato la data di lancio più volte ed ha già sforato il budget iniziale. Il lancio è previsto nell’ottobre 2021 sperando vada bene, così come le altre missioni previste quest’anno. E SPHEREx? Il futuro telescopio spaziale NASA ha avuto questa settimana l’ok per procedere.
SPHEREx, arma letale
Lo Spectro-Photometer for the History of the Universe, Epoch of Reionization and Ices Explorer, o SPHEREx in breve, sarà dotato di strumenti per rilevare la luce nel vicino infrarosso invisibile all’occhio umano.
Utilizzando una tecnica chiamata spettroscopia, il telescopio spaziale SPHEREx scomporrà la luce nelle sue singole lunghezze d’onda.
Questo aiuterà gli scienziati a raggiungere tre obiettivi chiave. Eccoli:
Una foto del Big Bang
Il telescopio spaziale mapperà l’intero cielo quattro volte durante i suoi due anni di missione e cercherà prove di un processo chiamato “inflazione” che gli scienziati ritengono sia avvenuto meno di un miliardesimo di miliardesimo di secondo dopo il big bang.
Le prove di questa rapida espansione dovrebbero essere ancora presenti oggi e potrebbero aiutarci a comprendere la fisica dietro il processo.
Come nascono le galassie
SPHEREx avrà la possibilità di studiare anche il debole bagliore emesso dalle galassie.
L’obiettivo è quello per gli scienziati, di capire meglio come funziona tutto il processo di formazione delle galassie.
La forma dell’acqua
Infine, il telescopio spaziale SPHEREx verrà utilizzato per cercare acqua ghiacciata e molecole organiche congelate attorno alle stelle di nuova formazione nella galassia della Via Lattea.
Apprendere di più sul ruolo dell’acqua nella formazione di giovani sistemi planetari potrebbe dare agli scienziati un’idea migliore di quanto siano comuni nell’universo sistemi come il nostro.
Quando si parte?
SPHEREx è appena entrato nella Fase C. Questo significa che l’agenzia spaziale ha approvato i suoi piani di progettazione preliminari. Da qui, si può iniziare a creare un progetto finale e costruire l’hardware e il software necessari.