BIPV: un acronimo che sta per Building Integrated Photovoltaics. In Italia lo chiamiamo FAI, fotovoltaico architettonicamente integrato negli edifici. Consiste attualmente in moduli solari fotovoltaici “a filo” con il tetto, che svolgono la funzione di tegole. Da quando Tesla ha annunciato Solar Roof nel 2016 le novità non sono state poi tante. Il tetto solare e i sistemi BIPV sono considerati ancora una nicchia dell’industria solare residenziale. Una soluzione percepita come troppo costosa o sperimentale rispetto ad un semplice sistema di pannelli installati su un tetto.
Oggi i forti cali del costo solare, l’aumento dell’efficienza dei pannelli e nuovi modelli di business possono rendere il BIPV l’opzione solare residenziale più popolare.
Che ostacoli ci sono alle “tegole solari” BIPV?
Il BIPV sta crescendo rapidamente ma, come detto, non ha raggiunto il mercato di massa. Certo, negli USA ci sono ben 2 milioni di installazioni del genere sui tetti, ma è una percentuale ancora estremamente piccola sul totale. E in Italia? Inutile perdersi in calcoli: la situazione è deficitaria.
Il modo più sensato di dare al fotovoltaico una scala importante è di sostituire tutti i vecchi tetti, via via che vengono rifatti, con sistemi BIPV. E ovviamente realizzare tutti i nuovi tetti con la stessa logica.
Tetti e auto solari, un destino comune
Mi aspetto che l’adozione dei tetti fotovoltaici sia simile (fatte le debite proporzioni) a quella dei veicoli elettrici. Dieci anni fa, il mercato dei veicoli elettrici era praticamente inesistente: ora rappresenta circa il 2% delle vendite di auto e cresce in modo esponenziale. Se i veicoli elettrici raddoppiano la loro quota di mercato ogni due anni, avremo il 16% della quota di mercato nel 2025 e il 64% nel 2029.
Il fotovoltaico integrato negli edifici BIPV sta seguendo la stessa curva di crescita. Sempre più aziende entrano nel settore, il prodotto sta migliorando, i costi stanno diminuendo e la consapevolezza dei consumatori è in aumento. I destini di auto e tetti possono incrociarsi, perchè SE e DOVE si producono accumulatori di energia, veicoli solari e pannelli, le produzioni sono destinate a coesistere.
L’Italia dovrebbe riflettere molto sulla possibilità di questa transizione energetica ed ecologica, e non esitare neanche un secondo. Le aziende che producono solare in Italia sono ancora scandalosamente poche, ci servirebbe un’intera industria manifatturiera.
Il solare come tetto: un futuro radioso
I pannelli BIPV sono ormai paragonabili in termini di efficienza al solare tradizionale. E consentono ai proprietari di case di adattare una maggiore capacità solare integrata nel tetto in una quantità simile di spazio sul tetto. L’aumento dell’efficienza dei pannelli è una parte importante di questo processo: aumentando la capacità solare e la produzione dei prodotto BIPV aumenterà perfino il valore a lungo termine di un’abitazione.
Non è più un prodotto da installare con una durata relativamente breve. Le tegole solari FAI (o BIPV) possono diventare parte integrante di un edificio (senza interventi come per i pannelli tradizionali, che possono provocare perdite o infiltrazioni). Sul piano estetico i paragoni neanche esistono.