Solo otto paesi africani registrano i loro morti. Basterebbe questo semplice dato a capire che la situazione in Africa può diventare esplosiva.
Il monitoraggio del COVID praticamente non esiste, a parte che in Egitto, Sud Africa, Tunisia, Algeria, Capo Verde, São Tomé e Príncipe, Seychelles e Mauritius. Lì ci sono sistemi di registrazione civile obbligatori e universali (sistemi CRVS) che registrano i decessi. Altri paesi hanno sistemi cartacei utilizzati per alcuni servizi locali. Di fatto, è il caos.
Impossibile in Africa calcolare le “morti in eccesso”
I sistemi medici e sanitari africani sono in costante affanno: una situazione drammatica, che provoca anche un’elevata mortalità infantile e materna. Spesso le malattie non vengono diagnosticate o trattate. Questo può valere, e infatti vale, a maggior ragione per il coronavirus.
È probabile che in Africa ci siano morti per COVID indirette e morti per COVID che vengono perse. La pandemia può sovraccaricare i sistemi sanitari, la paura di andare in ospedale e una recessione economica.
Uno studio di Lancet condotto in 118 paesi a basso e medio reddito ha stimato che la continua interruzione dei sistemi sanitari da Covid-19 potrebbe provocare 1.157.000 decessi infantili aggiuntivi e 56.700 decessi materni aggiuntivi.
Le stime sono preoccupanti
Il solo Sudafrica, per avere una misura della situazione, ha registrato quasi 138.000 decessi in eccesso dall’inizio della pandemia, quasi tre volte la cifra ufficiale fornita per i decessi per Covid-19. Se il Covid colpisce altri paesi in Africa nello stesso modo in cui colpisce il Sudafrica, ci sono oltre 1 milione di morti COVID e 3 milioni di morti indirette causate dall’impatto del COVID sui sistemi sanitari.
Una stima più prudente dei morti per COVID non conteggiati in Africa è di 0,5 milioni. La stima di Lancet dell’elevata mortalità infantile e materna combinata con i decessi COVID mancanti e altri decessi indiretti stabilisce una stima alternativa di 1,5 milioni di decessi indiretti in Africa.