Il Salone del Mobile di Milano ha rivelato questa settimana un “piano B” per una versione digitale della fiera. Crescono le preoccupazioni sulla possibilità che l’evento (riprogrammato a settembre) possa svolgersi in presenza.
La scorsa settimana gli organizzatori del salone del mobile di Milano hanno invitato il governo italiano a fornire rassicurazioni sulla possibilità di svolgere la manifestazione in presenza dal 5 al 10 settembre.
“Tutti vogliono andare al Salone per affari ma anche per riscoprire quella socializzazione tanto mancata in questi mesi durissimi e dolorosi di pandemia”, dice il presidente del Salone del Mobile Milano, Claudio Luti. “Ma è fondamentale che le istituzioni ci diano risposte precise. Aspettiamo certezze dal governo”.
Il via libera al Salone del Mobile? Legato a un decreto
In un comunicato stampa pubblicato la scorsa settimana, Luti ha esortato il governo a tracciare un percorso, con una roadmap che parta dal 6 aprile, data del prossimo DPCM sulla pandemia.
Il comunicato stampa chiede alle autorità chiarezza sul programma di vaccinazione, sui passaporti sanitari e sulla ripresa dei voli internazionali, nonché sullo svolgimento di fiere, attualmente vietate.
“Saremo in grado di confermare il Salone del Mobile di Milano solo se il DPCM del 6 aprile darà il via libera alle fiere”, dice Luti.
Sarebbe importante avere una data certa per la ripresa delle fiere nel prossimo DPCM, ma anche una definizione del piano vaccinale e un calendario realistico per il raggiungimento dei livelli di vaccinazione che consentiranno all’Italia di essere considerata un Paese sicuro per accogliere i visitatori dall’estero. E questo non è facile né immediato.
Il presidente del Salone del Mobile di Milano ha chiesto chiarimenti anche sui “passaporti vaccinali” proposti dall’UE, che potrebbero essere utilizzati per garantire che i visitatori della fiera siano privi di virus.
Intanto prende forma il piano B: quello di un Salone del Mobile tutto digitale
L’appello di Luti è arrivato perché una nuova ondata di casi di coronavirus in Italia, abbinata ai ritardi nel programma di vaccinazione Covid-19 del paese, hanno messo in dubbio la fattibilità dell’evento. Si tratta, lo ricordo, del più grande e importante salone del mobile al mondo.
L’evento, già spostato da aprile a settembre, contempla centinaia di eventi collaterali noti come il “Fuorisalone”, anch’essi riprogrammati.
Il Salone del Mobile di Milano lavora comunque anche ad una versione digitale della fiera.
La maggior parte degli eventi colpiti dalla pandemia
La pandemia continua a sconvolgere il calendario globale degli eventi. La maggior parte di questi è stata cancellata, posticipata o drasticamente ridotta.
È molto probabile che la pandemia avrà un impatto a lungo termine sulle grandi fiere.
Il vecchio modo di produrre una fiera fisica è finito, per me. Gli eventi di questo tipo, in ogni caso, devono trovare il modo di “restare vivi” tutto l’anno in modi diversi.