Secondo un report CNN, la Russia sta costruendo una presenza militare nell’Artico dove testa una nuova arma in un’area emersa dal ghiaccio a causa della crisi climatica.
Lo scopo è proteggere i suoi confini a nord e aprire nuove rotte commerciali dall’Asia all’Europa. L’arma testata dai russi sarebbe in grado di scatenare “tsunami radioattivi” sulle città costiere.
La nuova arma russa che potrebbe inondare le città costiere degli USA con tsunami nucleari
Esperti militari e funzionari occidentali hanno sottolineato le preoccupazioni riguardo a una specifica “super arma” della Russia: il siluro Poseidon 2M39. L’arma è in corso di rapido sviluppo da quando il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto ragguagli su una “fase chiave” dei test al ministro della Difesa Sergei Shoigu. La CNN cita fonti russe a proposito di test condotti a fine 2020.
Poseidon 2M39
Il siluro stealth è un’arma senza equipaggio dotata di un reattore nucleare. Mira a oltrepassare le difese navali scivolando sul fondale marino. Funzionari russi affermano che il siluro può trasportare una testata di diversi megatoni, e può creare onde di Tsunami radioattive in grado di rendere vaste aree costiere un bersaglio mortale per la vita umana per decenni.
Inutile dire che questa è un’arma davvero temibile.
Non è un bluff
Il Poseidon 2M39 russo è stato annunciato per la prima volta nel 2015. All’epoca il “padre di tutti gli Tsunami” era classificato come una tigre di carta: esperti e funzionari pensavano che avesse solo uno scopo di propaganda.
Dato il prosieguo dei test (e gli annunci su altre armi come i missili ipersonici) ora tutti stanno iniziando a prendere sul serio queste armi.
Il siluro nucleare russo non è una “tigre di carta”.
Il report CNN cita il vice ammiraglio Nils Andreas Stensønes, capo dell’intelligence norvegese. Stensønes conferma i test e dice di considerare il Poseidon come “parte del nuovo tipo di armi deterrenti nucleari, con un’influenza ben oltre la regione in cui è attualmente testato”.
La società di tecnologia spaziale Maxar ha scattato immagini satellitari che rivelano un netto e continuo accumulo di basi militari e installazioni russe lungo la costa artica.
“È assolutamente un progetto che verrà utilizzato per spaventare, come carta negoziale in futuro, forse nei colloqui sul controllo degli armamenti”, dice Katarzyna Zysk, professore di relazioni internazionali dell’Istituto norvegese per gli studi sulla difesa. “Ma per farlo, deve essere credibile. E questa sembra essere vera”.
Disastro economico, umanitario e ambientale
È orribile immaginare una bomba che inneschi uno tsunami di acqua radioattiva puntato direttamente su una città costiera e sui suoi abitanti. Ma oltre al bilancio iniziale delle vittime e alla devastazione economica, l’attacco di un Poseidon 2M39 potrebbe anche creare una grave distruzione ambientale difficile da sistemare.
La rivalità tra USA e Cina e il nuovo asse tra Cina e Russia sulla corsa allo spazio rendono il quadro incerto.