Provate a Immaginare una turbina eolica galleggiante in mezzo all’oceano, molto più alta della Statua della Libertà. Anzi, immaginatene tante.
General Electric ha diffuso i piani di un nuovo concept che potrebbe trasformare il futuro delle rinnovabili. Il colosso energetico propone lo sviluppo e la costruzione commerciale di parchi eolici galleggianti in grado di espandere lo sviluppo eolico offshore anche in aree oceaniche profonde. I dettagli sono stati diffusi in un post sul blog aziendale.
Un’impresa così ciclopica fa riflettere: può una turbina eolica galleggiante sopravvivere alle “turbolenze” nel mezzo dell’oceano?
Una turbina eolica da 12 MW per una piattaforma offshore
Le turbine eoliche galleggianti sono strutture colossali proposte per sfruttare più dei due terzi della superficie coperta dalle acque per generare energia, ma i piani si sono sempre rivelati troppo costosi. Specie perché dovrebbero galleggiare nell’oceano, teatro di grandi onde e venti fortissimi.
Si, è davvero un’impresa ardua. Ma a quanto pare General Electric ha deciso di affrontarla.
Finora, l’azienda ha già raccolto 3 milioni di dollari in premi dal Dipartimento dell’Energia USA per costruire la prima turbina eolica galleggiante. Ha iniziato la costruzione del progetto pilota nel 2020, e se dimostrerà che il suo design è realizzabile passerà al prototipo reale.
Turbina eolica galleggiante negli oceani: più facile a dirsi che a farsi
Userò le parole di Rogier Blom, il principale responsabile del progetto. “Costruire una turbina eolica galleggiante in grado di raccogliere energia dagli oceani,” dice Blom, “è come mettere un autobus su un palo alto, facendolo galleggiare e poi stabilizzarlo mentre interagisce con il vento e le onde”. Il design in sé non è diverso dalle altre, tranne che per la piattaforma galleggiante (hai detto niente). Una piattaforma che deve essere capace di “compensare” le oscillazioni pazzesche di onde e venti.
Dove le acque non sono così profonde è più facile
Un’altra società, la SolarDuck, ha recentemente varato un sistema off-shore galleggiante per la raccolta di energia su un fiume olandese. Il progetto è molto differente da quello della GE, e prevede una piattaforma triangolare e piatta ricoperta di pannelli solari.
Lontano dall’equatore, però, le condizioni sono ben diverse. Le raffiche di vento raggiungono livelli pazzeschi, con i quali il concept di GE potrebbe rivelarsi più redditizio delle piattaforme fotovoltaiche galleggianti. Il segreto? La turbina eolica sarebbe ancorata al fondo del mare tramite “tendini” regolabili. Il sistema identificherebbe il vento in entrata e l’attività di moto ondoso regolando le lunghezze dei tendini in tempo reale, per dare alla gigantesca piattaforma il modo di governare anche le onde più turbolente.