Sapete cos’è Sidewalk Labs? No? Ve lo dico io. Sidewalk Labs è il “braccio armato” di Alphabet, l’azienda “madre” anche di Google, che si occupa della pianificazione urbana.
E sapete cosa ha fatto? No? E vabbè, mi tocca fare tutto, oggi. Ha creato un sensore chiamato Pebble che può sfruttare i dati in tempo reale per migliorare il parcheggio cittadino visualizzando gli spazi disponibili.
Una Google Maps per trovare parcheggio!
Il nuovo sensore Pebble funziona proprio in questo modo: come un collegamento a uno spazio di parcheggio. Il sistema può rilevare se un veicolo sta occupando uno spazio auto o meno.
Raccolta questa informazione, Pebble può quindi trasferire i dati al cloud utilizzando le reti cellulari. Il risultato? Sul nostro display apparirà in verde quel simpatico spazio che non ci deluderà: quel parcheggio è davvero vuoto, non c’è una Smart che spunta all’improvviso facendo crollare le nostre speranze.
E la privacy?
Anche su questo tema sembra (resto prudente) non ci saranno problemi. Nessuna informazione di identificazione verrà raccolta durante il processo. Pebble non utilizzerà le telecamere, nè trasferirà dati (che so, ad esempio la targa) del veicolo nel parcheggio.
Sidewalk Labs ha affermato che la tecnologia potrebbe essere utilizzata dalle amministrazioni comunali per aiutare le imprese locali. O magari dalle imprese di edilizia residenziale, per creare infrastrutture di parcheggio condivise.
Parcheggio facile, vita facile
Sidewalk Labs sta maneggiando quella che potrebbe essere una soluzione quotidiana davvero “trasformativa”.
Una tecnologia semplice, integrata nelle infrastrutture urbane e in comunicazione con i nostri dispositivi che ci dica se un parcheggio è libero? Può decongestionare il traffico, debellare il mal di testa e in generale migliorarci la vita.
Fa che arrivi presto.
Se volete saperne di più, trovate i dettagli in questa pagina dedicata sul sito di Sidewalk Labs.