La polizia belga ha raccolto oltre 22.000 armi da fuoco e ha deciso di farne qualcosa di utile fondendole di nuovo in metallo utilizzabile.
Dopo il processo, le armi sono state trasformate in 60 tonnellate di acciaio riciclato.
Da dove vengono tutte queste armi da fuoco?
Circa la metà delle armi sono state consegnate da proprietari di tutto il paese, molti di loro se le ritrovavano in casa per eredità, e non le volevano più. L’altra metà erano vecchie pistole usate dalla polizia.
Le armi sono state fuse nell’arco di tre giorni dal gigante dell’acciaio ArcelorMittal nel suo stabilimento a Gand. È la terza volta che il governo belga e l’azienda siderurgica collaborano per fondere le armi da fuoco.
“Il risultato è impressionante: 22.457 armi da fuoco sono scomparse dalla nostra società”, ha detto in un comunicato Carina van Cauter, governatore della provincia delle Fiandre orientali. “È ovviamente positivo per la sicurezza dei nostri cittadini che queste armi non siano più in uso”.
Perché è una ottima scelta
Diversi studi dimostrano che Van Cauter ha ragione: meno armi ci sono, più sicure sono le persone. L’esatto contrario dell’idea che hanno molti americani di una società più sicura quando è armata.
Un famoso studio della fine degli anni ’80 e ’90 di Arthur Kellermann, ha preso in esame i casi di 444 persone che erano state assassinate nelle loro case.Una pistola in casa era associata a un aumento quasi triplo delle probabilità che qualcuno venisse ucciso da un membro della famiglia o da un intimo conoscente. Oltre 30 studi successivi hanno confermato i risultati.
Armi: meno ce n’è, meglio è
Ci sono dati davvero uniformi a sostegno dell’affermazione che l’accesso alle armi da fuoco è associato a un aumento del rischio di morte e lesioni legate alle armi da fuoco.
Uno dei motivi per cui possedere una pistola rende le persone meno sicure è che aumenta le possibilità che una situazione si aggravi. “Il fatto che tu abbia una pistola può significare che fai cose che non dovresti fare: corri dei rischi che altrimenti non dovresti correre; vai in posti dove non è davvero sicuro, ma ti senti al sicuro”, dice David Hemenway , direttore dell’Harvard Injury Control Research Center.
Per questo il rischio aggiuntivo di possedere un’arma da fuoco può annullare i benefici positivi dell’autodifesa.
Il Belgio è apripista
Il Belgio ospita leggi restrittive sulle armi. Il paese proibisce le armi completamente automatiche e le consente solo in determinate situazioni. Le persone possono possedere pistole solo se ottengono il permesso espresso dal governo. Le uniche armi non limitate dallo stato sono i fucili.
E l’Italia?
Un rapporto Censis stima che in Italia ci siano più tra i 4 e i 10 milioni di armi, e più di 4.5 milioni di italiani abbiano un’arma a portata di mano. Il rapporto ipotizza uno scenario in cui l’Italia adotta un modello di “autodifesa” (dai sondaggi, ormai il 39% degli italiani è possibilista sul tema). I morti annuali per arma da fuoco aumenterebbero dai 150 attuali ai 2700.
Si stima che solo il 5% dei cittadini belgi possieda un’arma. Il tasso di omicidi causati dalle armi da fuoco nel Paese è dello 0,7 ogni 100.000 morti.Per fare un raffronto, negli USA il tasso la media è di 4,4 morti per omicidio con armi da fuoco ogni 100.000 persone.
Negli Stati Uniti ci sono circa 400 milioni di armi da fuoco.