Un uomo con un impianto cerebrale ha sfidato la scimmia di Neuralink a un match di Mind Pong. Sì, avete letto bene.
Gara mentale interspecie
Si chiama Nathan Copeland, e ha lanciato il guanto di sfida dopo aver visto il video di Neuralink della loro scimmia rhesus che gioca a Pong usando un impianto cerebrale.
Se ve lo siete perso (lo considero impossibile), ecco un recap.
Copeland è rimasto paralizzato in seguito ad un incidente d’auto, anche se conserva una mobilità limitata nella spalla e in una mano. Lo scorso anno ha ricevuto un impianto cerebrale (da un’altra società: Neuralink non ha ancora soluzioni in commercio).
“Non appena l’ho vista ho detto, ‘Mi chiedo se potrei battere quella scimmia’ a Pong”, ha detto Copeland alla rivista del MIT.
L’impianto consente a Copeland di giocare a videogiochi anche complessi, come Sonic the Hedgehog. Ora è tempo di passare a Pong per incrociare i cervelli con il primate di Neuralink.
Preparazione e formazione
Detto fatto: come ogni sportivo che si rispetti, Copeland sta prendendo sul serio la sfida e si prepara alla futura resa dei conti.
Sarebbe la prima volta che una scimmia e un umano si impegnano in una battaglia cerebrale. È una “bizzarria”, certo, ma di quelle destinate ad essere ricordate molto a lungo.
E ci sono più risorse che mai per realizzarla.
Sfida uomo-scimmia a Mind Pong: tutt’altro che un gioco
Immaginate un match facilmente trasmesso in streaming a milioni di persone online tramite YouTube o Twitch. Una “lectio magistralis” sugli impianti neurali che sui ragazzi della Generazione Z refrattari alla TV avrebbe un effetto deflagrante.
In effetti, lo stesso Copeland ha un profilo Twitch con l’account crossbred900, e spera possa decollare un giorno.
Ad armi pari
L’impianto cerebrale che Copeland ha ricevuto nel marzo 2020 è chiamato “Utah array”. Ci lavora con un team dell’Università di Pittsburgh su esperimenti in cui muove braccia robotiche e gestisce computer con la mente.
Da allora è stato in grado di usarlo per fare un sacco di cose. Ha navigato in rete e ha persino disegnato immagini utilizzando app di pittura digitale. Una è in vendita come NFT. È alla sua prima sfida seria di Pong, purtuttavia.
Se Neuralink accetta la sua sfida, come detto, l’evento potrebbe accendere un enorme riflettore sulle potenziali applicazioni della tecnologia di impianto cerebrale.
Consideratelo come l’equivalente divulgativo dell’incontro tra Cassius Clay e George Foreman a Kinshasa nel 74.