La mobilità è un privilegio che diamo per scontato. E non è così: molte persone per l’età, i malanni o altre condizioni, non possono muoversi liberamente come desiderano.
Per questo trovo molto interessante questo WheeM-i creato dalla Italdesign. Il nome è una fusione di “Wheelchair Mobility integration”, letteralmente “Integrazione per la mobilità in carrozzina”, e si tratta proprio di questo. Praticamente un bike sharing per utenti su sedia a rotelle.
WheeM-i, micromobilità sostenibile
Di fatto è una proposta per il primo servizio di micromobilità condiviso per utenti con difficoltà a camminare: come detto, un bike sharing per chi si trova in sedia a rotelle.
WheeM-i è un vettore 100% elettrico e semi-autonomo che riunisce le più recenti tecnologie di assistenza alla guida e di propulsione elettrica. È pensato specificamente per permettere a persone con limitazioni di mobilità di spostarsi liberamente e facilmente, perché il veicolo rende più accessibili parti della città altrimenti ostili.
Come funziona il bike sharing di WheeM-i
Il servizio è semplice e ricalca quello offerto da altri operatori del settore. Gli utenti potranno prenotare la loro corsa in bike sharing da una apposita app sullo smartphone, e ritirare il proprio WheeM-i nell’hub più vicino.
A corsa terminata, proprio come altri servizi di bike sharing l’utente potrà restituire il veicolo all’hub più vicino alla sua destinazione.
Inutile dire che l’era dei veicoli totalmente autonomi surclasserà anche i problemi legati al modello attuale. Quali? Beh, anzitutto uno: se mi interessa un bike sharing per agevolarmi negli spostamenti, è perché ho difficoltà. E se devo ritirare il veicolo per bike sharing in un punto non abbastanza vicino è comunque un problema.
In futuro veicoli del genere si muoveranno da soli raggiungendo l’utente, e non si dovrà fare altro se non salire a bordo.
“In qualità di azienda che fornisce servizi di sviluppo all’industria della mobilità in tutto il mondo, crediamo fermamente che la mobilità futura debba avere un impatto positivo sulla vita di tutti. Servizi di bike sharing come WheeM-i fanno parte di questa visione che speriamo davvero di concretizzare ”, dice Jörg Astalosch, CEO di Italdesign.