Uno screening di massa nei bambini in età scolare ha portato alla diagnosi di un numero molto maggiore di casi di celiachia, secondo un nuovo studio presentato ieri al 6° Congresso mondiale di gastroenterologia, epatologia e nutrizione pediatrica.
Un team di ricerca in Italia ha riscontrato il doppio dei casi di celiachia (malattia autoimmune in cui il corpo produce anticorpi contro il glutine) nei bambini in età scolare rispetto a uno studio simile condotto dallo stesso gruppo 25 anni fa.
La celiachia è raddoppiata
Il nuovo programma di screening ha coinvolto 7.760 bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni in otto province italiane. E ha rilevato che la prevalenza complessiva della celiachia era dell’1,6%, molto più alta dell’1% circa della popolazione mondiale che si ritiene affetta dalla condizione.
I bambini sono stati sottoposti a screening con un esame del sangue ottenuto dalla punta del dito. I ricercatori si sono concentrati sulle mutazioni del gene degli antigeni leucocitari umani (HLA). È ciò che predispone un bambino allo sviluppo della celiachia. Se risultavano positivi, i bambini venivano poi controllati per gli anticorpi al glutine. La diagnosi è quindi confermata utilizzando i criteri ESPGHAN (European Society for Paediatric, Gastroenterology, Hepatology and Nutrition).
Più screening, più diagnosi
L’autore principale dello studio multicentrico CELI SCREEN, la dottoressa Elena Lionetti, sottolinea l’importanza dello screening infantile. Permette di diagnosticare più casi di celiachia rispetto all’approcio standard (che prevede test dei bambini solo in caso di sintomi o di storia familiare della malattia).
La prevalenza della celiachia negli scolari è raddoppiata negli ultimi 25 anni. La nostra opinione è che ci siano più casi di celiachia rispetto al passato e che non potremmo scoprirli senza una strategia di screening.
Dottoressa Elena Lionetti
Che cos’è la celiachia?
La celiachia è causata dall’organismo che produce anticorpi contro il glutine. È una proteina molto diffusa, usata per produrre alimenti tra cui pane, pasta, biscotti, torte e alcuni cereali per la colazione. Gli anticorpi danneggiano il rivestimento intestinale causando gonfiore, dolore, diarrea, anemia e altre condizioni. Nei neonati e nei bambini, la celiachia può causare dolore addominale, gonfiore e vomito, nonché portare a una scarsa crescita e ritardare la pubertà.La celiachia è una delle condizioni più comuni per tutta la vita nei paesi europei. Seguire una dieta rigorosamente priva di glutine è un trattamento efficace: causa la scomparsa dei sintomi e la graduale guarigione dei danni intestinali.
Celiachia, un’onda che cresce
‘Al momento,” dice la Lionetti, “il 70% dei pazienti celiaci non viene diagnosticato. Se lo screening fosse effettuato durante l’infanzia in modi non invasivi si potrebbero potenzialmente prevenire danni ai villi intestinali. Possono portare a problemi di crescita, affaticamento e osteoporosi precoce”.
Commentando la ricerca, Tunde Koltai, presidente dell’AOECS (Association of European Celiac Societies) ha aggiunto: “Questo nuovo studio si aggiunge alla crescente base di prove. Quelle che la celiachia sta crescendo in Europa. Serve adottare uno screening infantile per dare alla popolazione la migliore qualità di vita possibile».