Al National Institutes of Health Clinical Center di Bethesda, negli USA, è partito il primo studio di fase 1 sull’uomo che valuta la sicurezza e l’immunogenicità di FluMos-v1, vaccino a nanoparticelle contro l’influenza.
È un vaccino “universale” progettato per fornire una protezione di lunga durata contro più ceppi di virus influenzali presenti e futuri, anche se non compresi nella formulazione.
La fase 1 della sperimentazione
I partecipanti sani di età compresa tra i 18 e i 50 anni riceveranno un vaccino contro l’influenza stagionale autorizzato o il vaccino sperimentale, FluMos-v1.
Gli scienziati del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) del NIH hanno sviluppato FluMos-v1 per stimolare gli anticorpi contro più ceppi di virus dell’influenza. Come? Posizionando parte della proteina emoagglutinina (HA) del virus dell’influenza su scaffold di nanoparticelle autoassemblanti.
Alicia T. Widge, MD, del Vaccine Research Center (VRC) del NIAID, è la principale ricercatrice di questo studio.
Gli oneri sanitari ed economici dell’influenza sono sostanziali. Il mondo ha un disperato bisogno di vaccini migliori contro l’influenza. Nei test preclinici, questo vaccino con nanoparticelle ha funzionato molto bene.
Anthony S. Fauci, direttore NIAID
Far fuori l’influenza una volta e per sempre
I vaccini standard contro l’influenza vanno riformulati e somministrati annualmente per adeguarsi ai cambiamenti della proteina HA nei ceppi virali che cambiano da stagione a stagione.
Se il vaccino non è ben abbinato ai ceppi virali circolanti dominanti, non è infrequente che gli anticorpi suscitati possano fornire una protezione non proprio ottimale.
Per questo i vaccini antinfluenzali universali, oggi sviluppati e testati da molti gruppi di ricerca, potrebbero eliminare la necessità della vaccinazione annuale.