Giovedì scorso, la prima navetta autonoma della Gran Bretagna è stata lanciata a Cambridge, dove ha fatto il giro del campus universitario come parte dei suoi primi test. Eppure (grandezza del futuro!), non è la guida autonoma di questa navetta a destare più scalpore. In un mondo nel quale ci si abitua a tutto, quello è un dato già quasi acquisito. Quello che fa scalpore è l’aspetto: ragazzi, questa navetta è brutta come un dolore fortissimo ad un molare di sabato notte.
Non vi ricorda uno di que i brutti insetti con il loro corrispondente brutto esoscheletro? O forse un Transformer cattivo e incavolato? Lo Union Jack dipinto sulla carrozzeria, ad ogni modo, non favorisce l’armonia dell’insieme.
Si, questa navetta è un orrore.
E a quanto pare non sono il solo ad averlo notato! Su Twitter è tutto un profluvio di commenti inorriditi tra i seguaci dei vari account della Greater Cambridge Partnership.
Tra quelli più lusinghieri:
Sembra che sia già andato in crash – GoonerWA (@ Zimex15) 28 maggio 2021
Potevano scegliere un lavoro di verniciatura meno “impegnato”? È una navetta, non una corazzata della Grande Guerra — Dave Lauchlan (@davelauchlan) 28 maggio 2021
Sembra un Pokemon arrabbiato. — (@Peradventur3) 27 maggio 2021
Brutta e pericolosa?
Certo, già il muso della navetta è visivamente accattivante quanto un cazzotto preso con il tirapugni, ma c’è da dire che il suo design viene anche criticato per quanto sia potenzialmente pericoloso.
Così quando inevitabilmente ti colpisce, ti fa in così tanti pezzi che non devi più soffrire a guardarlo — (@SecretTeacher93) 27 maggio 2021
La gente parla della verniciatura della navetta, ma ciò che trovo carino è che l’hanno resa più sicura rendendo affilati tutti i bordi sulla parte anteriore. — (@lukecole78) 28 maggio 2021
Qualche dettaglio della navetta, aspetto a parte
La navetta a guida autonoma e completamente elettrica è stata sviluppata dalla società di ingegneria Aurrigo. Può viaggiare a velocità fino a 32 chilometri (20 miglia) all’ora e ha un’autonomia di 160 chilometri (200 miglia). Può trasportare 10 passeggeri in un solo viaggio.
In queste prime fasi, anche se la navetta è in grado di guidare da sola, gli operatori della sicurezza saranno al volante per prendere il controllo in qualsiasi momento, se necessario. Gli autobus a guida autonoma seguiranno il traffico regolare e le loro prove inizieranno a giugno.
In definitiva, questa è un’iniziativa promettente per il Regno Unito per incorporare la tecnologia autonoma all’interno del suo sistema di trasporto pubblico e non dovrei essere così infantile giudicando l’aspetto estetico. Disgraziatamente, però, io lavoro in pubblicità e per me questa è una questione importante anche nella diffusione di una cultura più conciliante con queste nuove tecnologie.