Bamboo Washing Machine è il concept di un team di otto studenti dell’Università cinese di Dalian Minzu, e ha lo scopo di regalare tempo ed energia naturale a chi vive in località rurali a ridosso dei corsi d’acqua.
Di cosa si tratta? Praticamente è una lavatrice “di comunità” alimentata ad energia rinnovabile e in materiali naturali.
“Il bucato richiede molto tempo, soprattutto nelle comunità rurali”, scrive il team, guidato da Xu Bin.
La lavatrice Bamboo Washing Machine aiuta le comunità rurali a incanalare il loro tempo e le loro energie verso attività più significative, come la lotta alla povertà.
Da un estratto della ricerca.
Come funziona la lavatrice “fluviale” in bambù?
L’idea è che il “cestello” a doghe della lavatrice sia conficcato nel letto del fiume. L’acqua scorre sul fondo, ruotando una serie di pale girevoli. Questo fa ruotare a sua volta diversi secchi pieni di indumenti al suo interno.
Il pensiero è che ogni famiglia del villaggio avrebbe il proprio secchio, con l’alloggio principale come “lavatrice comune”. Bello, no?
Però ho i miei dubbi
Trovo molto bella e “bucolica” l’idea alla base di questo concept di lavatrice comunitaria naturale.
C’è dentro tutto: dai materiali vegetali all’utilizzo delle peculiarità ambientali, passando per la condivisione delle risorse. Non so se funzionerà, purtuttavia.
Anzitutto non sono certo che l’alloggiamento stesso della lavatrice non venga prima o poi spazzato via dalla forza del fiume. Vorrei vedere alcuni scatti del fondo dei secchi per vedere come funzionerebbe il sistema di drenaggio dell’acqua, per dirne una.
Ad ogni modo, nel complesso il concept di questa lavatrice Bamboo Washing Machine è interessante.
Mi piace che studenti di design affrontino questioni comunitarie come queste, e non gli ennesimi prodotti di lusso dalle linee eleganti.