Steve Jobs, lo sapete tutti, è passato alla storia come un visionario che ha cambiato la storia dell’industria. Ha iniziato con i computer, poi la musica, poi i cellulari e infine ha rivoluzionato il mercato digitale con l’App store. E Tim Cook?
Beh, il suo “erede” in Apple ha continuato su questa strada, magari con passi più misurati. Ha migliorato gli smartwatch e poi è passato al settore dei pagamenti con Apple Pay e la nuova Apple Card. Ora sembra tornato il tempo di innovare ancora nel campo degli smartphone: il nuovo iPhone 13 potrebbe cambiare la connettività come la conosciamo. Potrebbe essere il primo telefono livello consumer con una connettività satellitare diretta.
iPhone 13, connettività “orbitale”?
I rumor su questa innovazione arrivano tutti da un analista (piuttosto noto nel suo campo) che si chiama Ming-Chi Kuo. I “sussurri” in questi casi sono tanti, alcuni diffusi dalle stesse aziende, e le smentite sono all’ordine del giorno. Le analisi e le fughe di notizie diffuse da Kuo, però, hanno uno straordinario tasso di attendibilità. E su iPhone 13 la “bomba” lanciata andrebbe presa piuttosto sul serio.
Si, l’iPhone 13 secondo una nota inviata da Kuo ai suoi investitori avrà la possibilità di effettuare chiamate e inviare messaggi anche in assenza della normale copertura cellulare. Come? Sfruttando quella satellitare, ovviamente.
Tutto merito di LEO
iPhone 13 sarebbe in grado di connettersi direttamente con i satelliti Low Earth Orbit (LEO) grazie a un chip in banda base Qualcomm X60 personalizzato. I satelliti Low Earth Orbit hanno recentemente guadagnato popolarità, grazie agli sforzi di Elon Musk con il suo progetto Starlink, un’iniziativa per riempire la bassa atmosfera di satelliti che forniscono Internet a tutti gli angoli del globo.
Operando a un livello molto più vicino alla terra rispetto ai satelliti tradizionali, i LEO tendono ad evitare alcune delle insidie più comuni di Internet via satellite, come l’elevata latenza e i frequenti blackout. Starlink è una delle tante aziende che lanciano questi satelliti LEO nello spazio e Kuo suggerisce che il chip Qualcomm X60 nell’iPhone 13 potrebbe supportare solo una qualche forma di connettività satellitare.
In parole povere? Una migliore copertura 5G in aree che potrebbero non avere le torri o l’infrastruttura 5G. Sembra interessante, anche se i miei dubbi a questo punto si spostano sulla questione economica. Con una caratteristica simile, quanto costerebbe un iPhone 13?