Lo sapete, voi lettori: sulle pagine di Futuroprossimo ultimamente è tutto un fiorire di droni. Per la maggior parte si tratta di eVTOL, droni di grandi dimensioni usati per il trasporto di merci o persone. Tanta ricerca però si sta facendo anche sull’uso di droni “funzionali”.
Droni di servizio da impiegare per missioni specifiche, ad esempio quelle di salvataggio. E proprio di salvataggio si occupa questo Life Drone, un concept progettato dal designer Hyunjun Choi.
Una soluzione tecnologica di salvataggio
L’idea di sfruttare i droni per ricerca e soccorso non è nuova, ma questa mi sembra particolarmente azzeccata. Il drone di salvataggio in questione potrebbe aiutare gli operatori a massimizzare la loro capacità di offrire rapidamente assistenza in mare a chi ne ha bisogno.
Life Drone è focalizzato su un design ibrido in grado di funzionare efficacemente sia in aria che in acqua. Nelle intenzioni del suo creatore il drone di salvataggio entra in azione quando richiesto dalla segnalazione di qualcuno in pericolo.
Il funzionamento? Elementare.
Dopo aver localizzato la persona in difficoltà, il drone atterra sulla superficie dell’acqua e gonfia una zattera di salvataggio per far salire la persona a bordo.
Il compito di Life Drone non si esaurisce qui: una volta raccolto il naufrago a bordo della zattera, le eliche volanti si trasformano in propulsori acquatici, aiutando chi è in difficoltà a posizionarsi nel miglior modo possibile in attesa di salvataggio e potenziali cure di emergenza.