A Roma lo chiamano “raccordo anulare”, negli USA c’è la “Beltway”, Madrid la chiamerà presto “via verde”. La capitale spagnola mira a combattere l’isola di calore della sua città circondandosi di un mare di verde.
Una fortezza verde intorno alla città
Il progetto di foresta urbana a Madrid prevede la piantumazione di quasi mezzo milione di alberi su un perimetro di 75 chilometri (46 miglia) intorno alla città. Quando gli alberi raggiungeranno la maturità, dovrebbero assorbire circa 175.000 tonnellate di CO2 all’anno.
Pino nero, faggio, ginepro spagnolo e varie specie di querce si trovano tutti nell’arido centro della Spagna, dove si trova Madrid. Sono questi gli alberi autoctoni poco bisognosi di acqua che costituiranno la nuova foresta.
“Quello che vogliamo fare è migliorare la qualità dell’aria in tutta la città. Vogliamo combattere l’effetto ‘isola di calore’, assorbire le emissioni di gas serra e collegare tutte le masse forestali già esistenti”, dice Mariano Fuentes, consigliere per lo sviluppo ambientale di Madrid.
Madrid non vuole essere una “città assassina”
Fuentes ha spiegato che le città emettono tre quarti di tutta la CO2 prodotta dall’uomo, tendono ad assorbire molto più calore e aria viziata rispetto alle campagne circostanti. Serve invertire questa tendenza, e Madrid è in prima linea. Ma non basta.
“Deve essere una strategia globale”, aggiunge.
Non si tratta solo di auto, ma anche di una strategia di pedonalizzazione, della creazione di corridoi ambientali in ogni quartiere. Per coinvolgere i cittadini in questa nuova cultura del verde, ogni città deve affrontare al meglio la situazione.
Mariano Fuentes
Una lunga strada, ma da fare in poco tempo
Gli esperti hanno assicurato ai giornalisti che “non è un parco”, ma certamente per i cittadini di Madrid amanti della natura, sarà un luogo di riposo, ombra e habitat per uccelli. Una “fabbrica di benessere” che lavorerà notte e giorno per assorbire il calore in eccesso e pulire l’aria della megalopoli.