Il progetto Costs of War è stato avviato più di dieci anni fa al Watson Institute for International and Public Affairs in America. Ora pubblica il suo influente rapporto annuale in concomitanza del 20° anniversario degli attacchi terroristici dell’11 settembre. Dentro ci sono gli impietosi risultati della ”Guerra al terrore” che ne è scaturita.
La guerra è stata lunga e complessa, orribile e senza successo… e continua ancora in oltre 80 paesi. Il Pentagono e le forze armate USA hanno assorbito la maggior parte del budget discrezionale federale, e la maggior parte delle persone non lo sa. Il nostro compito, ora e negli anni futuri, è educare il pubblico sui modi in cui finanziamo quelle guerre.
Catherine Lutz, condirettore di Costs of War
Il bilancio economico? Spaventoso. Quello umano? Peggio
La stima dei costi economici è spaventosa: 8 trilioni di dollari. Questa è la somma di tutti i costi diretti delle guerre nate dall’11 settembre. Ci sono dentro i fondi per le operazioni di emergenza all’estero del Dipartimento della Difesa. Le spese di guerra del Dipartimento di Stato. La cura dei veterani e delle loro famiglie. Questo e altro ancora, nel dettaglio, compresi i soldi che l’amministrazione Biden ha richiesto per il ritiro dall’Afghanistan nel maggio 2021.
Il rapporto arriva alla fine del controverso ritiro degli Stati Uniti dall’Afghanistan, dove i ribelli talebani hanno preso ogni grande città e hanno preso il controllo del governo mentre le unità militari americane lavoravano per portare in salvo 123.000 soldati , diplomatici e alleati. Secondo il rapporto, degli 8 trilioni di dollari, ben 2,3 trilioni di dollari sono attribuiti alla zona di guerra Afghanistan/Pakistan.
Il bilancio delle vittime è ancora più spaventoso: si aggira tra 897.000 e 929.000. Una cifra che comprende militari USA, alleati, “nemici”, civili, giornalisti e operatori umanitari uccisi come conseguenza diretta della guerra, sia da bombe, proiettili o fuoco. Senza contare, osservano i ricercatori, le molte morti indirette che la guerra al terrore ha causato a causa di malattie, sfollamenti e perdita di accesso al cibo o all’acqua potabile.
Più di 900.000 morti nati dall’11 settembre. Ed è un dato fortemente sottostimato.
“Le morti che abbiamo calcolato sono probabilmente un vasto sottostima del vero tributo che queste guerre hanno avuto sulla vita umana”, dice Neta Crawford, co-fondatrice del progetto e professore di scienze politiche alla Boston University. “È fondamentale tenere conto adeguatamente delle vaste e varie conseguenze delle numerose guerre e operazioni antiterrorismo statunitensi dall’11 settembre, mentre ci fermiamo e riflettiamo su tutte le vite perse”.
Il 31 agosto scorso, in un discorso alla nazione, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha citato queste stesse stime sui costi della guerra per difendere la sua decisione di ritirarsi dall’Afghanistan.
“Non avevamo più uno scopo chiaro”, ha detto il Presidente USA. “Dopo più di $ 2 trilioni spesi in Afghanistan, i costi che i ricercatori hanno stimato sarebbero stati oltre $ 300 milioni al giorno per 20 anni. Mi rifiuto di mandare i figli e le figlie dell’America a combattere una guerra che sarebbe dovuta finire molto tempo fa.”
Ma Biden si sbaglia su questo, perchè la guerra non è finita neanche stavolta.
L’11 settembre non ha finito di uccidere
Anche dopo il ritiro dall’Afghanistan, le stime di Costs of War mostrano che la guerra al terrore nata dopo l’11 settembre continua in più continenti. Il costo cumulativo dell’intervento militare nella zona di guerra Iraq/Siria è salito a 2,1 trilioni di dollari dall’11 settembre, e circa 355 miliardi di dollari in più hanno finanziato la presenza militare in altri paesi, tra cui la Somalia e una manciata di paesi africani.
Anche (se e) quando le guerre finiranno, i costi rimarranno: un enorme $ 2,2 trilioni del totale finanziario stimato serve per le cure future che sono già state accantonate per i veterani militari, dicono i ricercatori. E il pianeta potrebbe pagare il costo dei danni ambientali causati dalle guerre per le generazioni a venire.
Cosa abbiamo veramente realizzato in 20 anni di guerre post 11 settembre e a quale prezzo?
Chi o cosa abbiamo vendicato, come abbiamo onorato le vittime dell’11 settembre? al Watson Institute non hanno dubbi, e nemmeno io ne ho guardando al futuro. Tra vent’anni, faremo ancora i conti con gli alti costi sociali delle guerre in Afghanistan e Iraq, a quarant’anni dall’11 settembre.
Ad avere un senso, sarà solo ricordare e commemorare chi non c’è più. Pace e onore non pervenuti.