L’acqua (per fortuna) è abbondante sulla terra: il 71% della superficie del pianeta è coperta dagli oceani. Purtroppo si tratta di acqua troppo salata per essere utile a bere, all’igiene, all’agricoltura, o perfino per i processi industriali. Per questo la scarsità di acqua dolce è uno dei problemi in assoluto più urgenti del nostro tempo.
“Garantire l’accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari per tutti” è l’obiettivo n.6 dei 17 SDG (obiettivi di sviluppo sostenibile) dell’ONU. Per affrontare questo problema serve definire un’agenda per dare accesso all’acqua dolce a milioni di persone nei prossimi 5-20 anni. Possiamo farlo con un processo carbon neutral, per evitare di crearci nuovi problemi anziché risolverne? In sintesi: possiamo trasformare gli oceani in immensi serbatoi di acqua dolce?
dH2Ome, un concept per mettere a fuoco un approccio
dH2Ome, il concept immaginato dal designer Cosimo Scotucci, è un’infrastruttura rivoluzionaria che mira a fornire in modo carbon neutral litri di acqua dolce dove è più necessario, contribuendo a gettare le basi di una società più sana, più sicura e più sostenibile.
Cosimo (leggete di più su di lui, se volete, qui) ha cercato di una soluzione olistica per risolvere contemporaneamente la crisi idrica e i problemi socio-economici dei paesi sottosviluppati e in via di sviluppo. Il punto di partenza è lo stesso di altri progetti recenti. E parte da una circostanza evidente: molti dei paesi che stanno sperimentando gravi siccità e scarsità d’acqua si trovano nell’area tropicale. E nella maggior parte di questi il sole splende per la maggior parte dell’anno, rappresentando di gran lunga la più grande fonte di energia.
Una serra sull’oceano
dH2Ome è una soluzione scalabile che consiste, in sostanza, in una serra carbon neutral sistemata a metà tra l’acqua e il cielo. Grazie alla radiazione solare, l’acqua all’interno della cupola evapora, separandosi dal sale e dagli altri prodotti in essa contenuti, per condensarsi eventualmente sulla superficie vetrata sovrastante. le gocce d’acqua di condensa in superficie sono perfettamente fresche, e solo per gravità scivoleranno nel sistema drenante incassato lungo tutto il perimetro della cupola. Una volta lì, l’acqua può essere estratta direttamente o versata nelle condutture.
Il sale, sottoprodotto di questa operazione carbon neutral, potrebbe essere venduto generando denaro e favorendo lo sviluppo di nuove economie.
Creando una fonte infinita e conveniente di acqua dolce, dH2Ome pone le basi di una società migliore: gli abitanti delle aree siccitose non dovranno percorrere lunghe distanze in aree pericolose per accedere all’acqua. E senza il problema della crisi idrica, potranno prendersi cura di se stessi e delle loro famiglie, avviare piccole imprese o proseguire gli studi.