Il nuoto è uno di quegli sport in cui fermarsi a controllare uno smartwatch durante una prestazione può essere parecchio dispersivo. Per questo motivo, c’è un nuovo mercato per una classe di dispositivi che permette di monitorare le prestazioni senza smettere di nuotare.
Occhiali olografici, smart glass, come volete chiamarli? L’ultimo in ordine di tempo si chiama Holoswim ed ha appena avviato una sua campagna di crowdfunding sulla popolare piattaforma Kickstarter.
Sviluppato da Guangli, una startup con sede a Hong Kong, Holoswim consiste in un set di occhialini da nuoto dall’aspetto abbastanza normale e non troppo pesanti (l’azienda dice che pesano 75 grammi (2,6 once), modulo incluso). Ho detto modulo? Si. Gli occhiali hanno un modulo elettronico impermeabile su un lato, che è abbinato a un’app iOS/Android dedicata sullo smartphone di chi lo indossa.
Mi è finito l’istruttore di nuoto in un occhio
Gli utenti iniziano utilizzando l’app per progettare un programma di allenamento da seguire. Un’unità di misura inerziale (IMU) nel modulo degli occhiali segue successivamente i loro movimenti durante il nuoto.
Qui entra in gioco un display olografico OLED che è in grado di mostrare dati in tempo reale. Dati come la distanza totale attraversata, il numero di bracciate, il numero di giri, l’andatura della bracciata di 100 metri e il tempo totale trascorso sono a disposizione. Gli utenti possono passare da una schermata all’altra premendo un pulsante fisico sul modulo. E dopo ogni sessione di nuoto, possono rivedere le proprie prestazioni sull’app companion.
Per tutti i nomofobi in alscolto, inoltre, gli Holoswim sono collegati al telefono a bordo piscina con il Bluetooth. Sarà antipatico, ma se con il telefono ci lavorate sappiate che gli occhiali vi avviseranno delle chiamate in arrivo (ma se siete sott’acqua questa funzione funziona solo entro un raggio di 5 metri, 16 piedi). E in ogni caso dovrete terminare la sessione di nuoto e raggiungere il telefono per rispondere (a meno che non abbiate uno smartwatch, e così via).
Secondo Guangli, una carica della batteria al litio del modulo dovrebbe essere sufficiente per oltre 10 ore di nuoto in autonomia.