Se parliamo di robotica, ne abbiamo già viste di cotte e di crude. Robot da bagaglio, robot che dipingono, robot da cucina (talvolta cucine robot!), robot di ogni foggia e colore. La maggior parte di loro però può generalmente spostarsi in un solo modo per volta. Abbiamo visto robot nuotatori, robot su zampe, robot su ruote, robot che strisciano. Si era capito che questa introduzione serviva a smaltire un po’ di link interni al sito? Leggete anche i “vecchi” post, sono comunque sul futuro :)
Non abbiamo mai visto, però, un robot in grado di fare tutte queste cose insieme. Almeno prima di conoscere LEONARDO. Leonardo è un robot bipede in grado di camminare, volare e così via. Il suo design integra sia le gambe che le ali. Questa capacità ibrida lo rende eccezionalmente agile e capace di eseguire movimenti complessi.
Un robot bipede parecchio versatile
Il Caltech, dove è stato realizzato lo studio, dice che Leonardo, per gli amici LEO, è come un insetto volante. Può agevolmente zampettare, saltare, perfino andare su uno skateboard. Certo, il suo design e le transizioni improvvise dal cammino al volo fanno impressione. Possono perfino spaventare qualche osservatore. LEO non se ne cura, e utilizza le sue gambe multi articolate (con il robusto aiuto di propulsori ad elica) per ottenere un buon grado di controllo sul suo equilibrio.
Il robot bipede è alto poco meno di 80 centimetri (due piedi e mezzo), ed è pensato per poter decollare, pardon, “saltare”, anche da terreni irregolari, scale o altri ostacoli. Per usare un’analogia: cammina come se avesse un paio di tacchi alti, ma quei tacchi sono ciò che permette a questo aggeggio di non finire gambe all’aria.
Siamo stati ispirati dalla capacità degli uccelli di volare e sbattere contro i fili del telefono e le linee elettriche. Volevamo capire questo comportamento misterioso, così abbiamo progettato e testato un robot origami che poteva volare e camminare allo stesso tempo.
Soon-Jo Chung, autore dello studio e Professore di Ingegneria Aerospaziale
Ora servono gambe più forti
Le gambe sono importanti, specie per un bipede. Per aumentare la forza delle gambe di LEO, il team Caltech ora prevede di creare un design più rigido che possa sostenere meglio il peso del robot. Su terreni irregolari, poi, l’obiettivo è che LEO sia sostenuto più dalle gambe che dalle eliche, per ovvi motivi di consumi. Come saranno ottimizzati i consumi, a proposito? Per quelli, è in corso di perfezionamento un algoritmo di controllo che aiuterà il robot bipede a decidere quando camminare, volare o saltare per adattarsi ai vari scenari col minor dispendio possibile di energia.