Echandia, con sede a Stoccolma, ha firmato un accordo per fornire il primo catamarano ad alta velocità al mondo a emissioni zero. Si chiama Beluga24, ha una batteria integrata e un sistema di celle a combustibile a base di idrogeno e la fornitura avverrà nell’autunno del 2022.
Beluga24, disegnato dallo Studio Sculli, italia e da Teknicraft in Nuova Zelanda, sarà costruito in fibra di carbonio e impiegato per il traffico commerciale (anche in alta velocità) a Stoccolma, in Svezia.
Come funziona il catamarano alta velocità a emissioni zero
Questo esclusivo traghetto passeggeri si basa su una comprovata tecnologia aerodinamica. Una lamina posizionata al centro della nave solleva la nave per metà fuori dall’acqua ad alta velocità, riducendo così significativamente la resistenza all’acqua. Ciò significa un minor consumo di energia e meno scia di schiuma. Green City Ferries, che si occuperà di costruire l’imbarcazione, prevede che i consumi saranno di circa 30 kWh per miglio nautico a 30 nodi: quasi la metà di quanto consuma un catamarano convenzionale.
L’alimentazione di Beluga24 (che può ospitare comodamente fino a 150 passeggeri, con spazio anche per 30 biciclette) proviene da batterie LTO giapponesi e/o celle a combustibile canadesi. Questo assicura al catamarano prestazioni elevate e tempi di ricarica brevi. Echandia afferma che l’imbarcazione ad alta velocità richieda anche meno idrogeno, così come meno peso (anche grazie ad una batteria più leggera).
“La Svezia è rimasta indietro a livello internazionale quando si tratta di elettrificare il trasporto marittimo. Ora però il ritmo sta aumentando anche qui”, afferma Magnus Eriksson, CEO di Echandia.
Siamo orgogliosi di far parte di questo progetto che non solo contribuisce a ridurre le emissioni del trasporto marittimo locale di Stoccolma, ma è anche il primo al mondo con un catamarano ad alta velocità a emissioni zero. Il traghetto sarà dotato di un sistema integrato con batterie e idrogeno, molto più efficiente dal punto di vista energetico rispetto alle soluzioni con sistemi separati.
Magnus Eriksson, CEO di Echandia
Secondo Echandia, le navi di Stoccolma rappresentano circa il 5% del consumo energetico ma circa il 50% delle emissioni di CO2 all’anno.
L’obiettivo (qui e altrove, in altri paesi) è passare a un trasporto marittimo ad alta velocità e privo di emissioni nelle città del mondo.