CMPN è una soluzione monoposto compatta per la mobilità urbana. Questo concept, sviluppato dal designer Sungguk Park, si comporta proprio come un “compagno di strada”: in che senso? Cambia parallelamente alle inclinazione del conducente, modificandosi in base ai gusti e agli stili di vita.
Una piccola auto “da single” che funziona come la cover di un cellulare.
Oh single, dimmi che auto hai e ti dirò chi sei (e che fai)
Rivelare il proprio atteggiamento e i propri gusti è una condizione essenziale per chi aspira a sviluppare buone relazioni sociali. È la base dello scambio, della condivisione. Anche dei conflitti, se vogliamo. In altre parole, dell’evoluzione personale. La società dei consumi, però, ha oltremodo approfittato di questa inclinazione umana (specie nei single), costringendo le persone a cambiare continuamente, costosamente, insostenibilmente oggetti.
Comprare sempre cose nuove, comprare sempre cose diverse, riempiendo il mondo e l’ambiente di confezioni e involucri. Può questo concept di auto “single use” abbracciare valori più conservativi?
Come un LEGO a quattro ruote
CMPN applica attivamente la modularità sia al design esterno che a quello interno. Il “single user” può modificarla facilmente secondo i propri gusti: una caratteristica sottovalutata. La personalizzazione ampia, infatti, crea affezione: aumenta il riuso dello stesso oggetto aggiornandolo anzichè cambiandolo del tutto.
In pratica, è un auto che si tende a tenere per più tempo e produce meno sprechi. Se cambio una componente, magari un tetto, la scambierò con un altro utente ed anche lui non dovrà comprarne una nuova. Concettualmente, CMPN mostra una possibile soluzione.
Ovviamente il riciclo, e con fierezza
La struttura modulare della single car è stata utilizzata, come detto, sia per interni che per esterni. Tutte le componenti sono realizzate in materiali riciclabili. Spazio interno e vano di carico non sono separati: non c’è bagagliaio, o meglio, tutta l’auto può essere bagagliaio.
Oppure si può usare lo spazio per riposare, o per “viversi” qualche momento produttivo anche in mobilità. Questo concept, in sintesi, valorizza gli aspetti positivi dell’individualismo. Chissà come, e quanto, le auto future trarranno ispirazione.
Interessante, da indagare.