Il volo in tuta alare è un tipo di volo sportivo altamente specializzato che ha nel tempo guadagnato notorietà grazie a qualche eroico pioniere. Una tuta alare è in sostanza una speciale tuta che viene utilizzata per aggiungere superficie al corpo di un paracadutista umano. Questo gli fornisce un notevole aumento della “portanza”, la spinta verso l’alto che lo tiene su in volo.
Non c’è bisogno che vi dica che questo è uno sport pericoloso, e non c’è bisogno che io vi dica QUANTO sia pericoloso. La tuta alare ha attualmente capacità di manovra molto limitate, raggiunge velocità elevate e in sostanza non ha apparati di propulsione, il che significa che può finire fuori controllo piuttosto facilmente.
E se aggiungessimo ad una tuta alare capacità di controllo?
Servirebbe un motore, certo. Ma i motori pesano e consumano: un problema non da poco.
Aumentare la sicurezza dotando una normale tuta alare con nuove capacità di volo a motore è stato sempre uno degli obiettivi di una vita per l’esperto austriaco di sport aerei Peter Salzmann.
Salzmann non è nato ieri e non è propriamente un novizio: colleziona ore di volo con la sua tuta alare e presta le sue evoluzioni anche a film e documentari. La sua ultima partnership con BMW Designworks dimostra ampiamente il suo valore. La creazione è qualcosa di notevole, al punto da essere stata inserita già nel celebre Guinness World Records, la pubblicazione che raccoglie tutti i record mondiali per le discipline più disparate.
Si tratta della prima tuta alare completamente elettrica. Faccio prima a mostrarvela che a parlarvene, per cui vi suggerisco di dare direttamente un’occhiata (chiaramente al volo) a questo video: