C’è una compagnia che lavora nella robotica disposta a darvi ben 200.000 dollari per il vostro viso. O meglio, per ottenere (per sempre) i diritti di immagine sul vostro viso. E si, dimenticavo, anche la vostra voce. Il “contest” un po’ inquietante premierà il fortunato prescelto, che presterà le sue fattezze ad un robot che dovrebbe essere lanciato nel 2023.
Ecco l’offerta di Promobot, direttamente dal suo comunicato stampa:
Cerchiamo un volto per un assistente robot umanoide che lavorerà in hotel, centri commerciali e altri luoghi affollati. L’azienda è pronta a pagare 200.000 dollari a qualcuno disposto a trasferire i diritti perpetui per l’utilizzo del proprio viso
È un po’ come vivere per sempre. Diciamo.
Promobot sta prendendo in considerazione persone di ogni genere e razza oltre i 25 anni, e questo è già un primo paletto. Se avete meno di questa età non potete partecipare. Un altro requisito, credo più importante, è quello di avere una faccia “gentile e amichevole”. Come siete messi?
Se la vostra risposta è “bene!” potreste diventare un cameriere robot, o un sorvegliante aziendale, o chissà che altro. Pardon: un “coso” con la vostra faccia e la vostra voce farebbe tutto questo. Qualcosa di simile a quanto ha fatto (per creare però un “avatar virtuale”) una startup israeliana chiamata Hour One della quale ho parlato qui.
Promobot: dubbi etici ne abbiamo? Chiedo.
Sembra che il “bando” di Promobot sia funzionale ad una commessa ricevuta da un suo cliente, una società americana che, dicono, “fornisce soluzioni ad aeroporti, centri commerciali e negozi al dettaglio”. Tutti luoghi in cui il riconoscimento facciale è ormai comune: questi robot dovrebbero rappresentare anche un “volto umano” (che paradosso) che rassicura il pubblico su questa procedura.
Che dire: Promobot non ha risposto a una richiesta di commento su come verranno usati esattamente questi robot, o se la persona con la faccia “vincente” verrà informata sui suoi potenziali utilizzi, ma aggiornerò il post se ne saprò di più.