Invece di spedire in tutto il mondo cibo già confezionato, immaginate una fattoria in un container. La natura in una scatola: autonoma, a energia solare, che utilizza una frazione dell’acqua e dello spazio di una fattoria tradizionale, e porta cibo fresco. Di più: vivo.
Questa è la visione di FarmPod , una startup USA che cerca di migliorare la disponibilità di cibo fresco utilizzando l’automazione e un metodo di agricoltura verticale chiamato acquaponica.
“L’agricoltura su larga scala ha pesticidi, utilizza un’enorme quantità di combustibili fossili ed è davvero terribile per il pianeta”, dice Mike Straight, creatore e CEO di FarmPod.
Con un software di automazione per rendere il sistema di acquaponica dei loro container il più semplice possibile, Straight vuole fornire una fonte di cibo fresco con il minimo lavoro e la più bassa impronta di carbonio.
L’acquaponica, per chi non sapesse ancora cos’è
L’acquaponica combina l’allevamento di pesci in vasche (l’acquacoltura) e la coltivazione di piante al di fuori del suolo usando solo acqua, nota come coltura idroponica. Quando funzionano correttamente, i sistemi acquaponici possono produrre sia piante che pesci di alta qualità, cibo fresco, in modo rapido ed efficiente.
Dovete pensare ad un sistema acquaponica come ad un intero ciclo alimentare. All’interno di una vasca d’acqua, vengono allevati pesci o altre creature acquatiche, come i gamberetti. I rifiuti che producono vengono trasformati in sostanze nutritive dai batteri all’interno dell’acqua e quell’acqua ricca di sostanze nutritive viene quindi pompata alle piante, fornendo una fonte di fertilizzante naturale, rinnovabile e localizzata.
Cosa si può coltivare con l’acquaponica?
Tra i pesci più comunemente coltivati in acquaponica c’è la tilapia: la sua combinazione di dimensioni e crescita rapida la rende ideale per queste vasche. Anche il branzino striato ibrido, il pesce persico, il pesce gatto, la trota e il gambero crescono bene nei sistemi acquaponici.
Il risultato finale è essenzialmente un ecosistema stagno in una scatola. Entra (in modo automatico) mangime per pesci ed esce fertilizzante; l’acqua ricca “fertilizzata” dalle deiezioni dei pesci viene utilizzata per far crescere le piante, poi viene riciclata e rimessa in vasca.
Secondo Allen Pattillo, specialista di pesca e acquacoltura, l’acquaponica può ridurre significativamente il tempo necessario per le colture. La lattuga può essere coltivata utilizzando un sistema acquaponico in 30 giorni, la metà del tempo necessario ai metodi convenzionali.
Cibo fresco sempre e molti vantaggi
Poiché è un sistema chiuso che ricicla la sua acqua e non richiede fertilizzanti sintetici esterni (che richiedono molti combustibili fossili), l’acquaponica è considerata più rispettosa dell’ambiente e sostenibile rispetto all’agricoltura tradizionale.
La sua capacità di far crescere sia piante che pesci rapidamente e in qualsiasi condizione può anche fornire forti vantaggi economici: si potrebbe coltivare cibo fresco tutto l’anno, anche fuori stagione. I prodotti di scarto delle piante e dei pesci potrebbero essere convertiti in fertilizzanti e venduti, o usati per irrigare colture anche fuori dal sistema acquaponico.
Acquaponica evoluta
I principali svantaggi dell’acquaponica risiedono nei costi di avvio, nella relativa complessità del sistema e nell’energia necessaria per garantire che le pompe siano sempre in funzione.
FarmPod ha affrontato questi problemi creando un container che contiene una fattoria. Dentro ciascuno di loro c’è tutto: vasche, serbatoi, sensori. Si può renderlo operativo per iniziare a produrre cibo fresco in soli due giorni, e bastano due persone per farlo. Una volta in movimento, il container-fattoria inizia a lavorare. I sensori alimentano un sistema totalmente automatizzato che esegue tutte le attività quotidiane. Controlla i livelli del PH dell’acqua, l’alimentazione dei pesci, la gestione dei ‘rifiuti’ dei pesci e la gestione dell’energia.
Ci credo. Un prodotto del genere deve essere estremamente semplice da usare: se non lo è, non verrà mai adottato.
Quanto cibo fresco si può produrre?
Stime approssimative dell’azienda dicono che un FarmPod può lavorare con circa cinque ore a settimana di lavoro e produrre in queste cinque ore oltre 45kg (100 libbre) di cibo fresco. Per l’energia ci pensano dei pannelli solari che consentono al modulo di funzionare senza rete elettrica e senza emissioni di carbonio.
In sintesi: le fattorie urbane che si spostano e consegnano cibo fresco, appena cresciuto ovunque e in qualunque momento. Lattuga, pomodori, fragole, cavoli e altre piante. Pesce gatto, tilapia, gamberi, pesce persico e altro.