Proxgy è una nuova applicazione per viaggi e acquisti. Sarebbe riduttivo dire solo questo, perchè la realtà è che questa app è molto, molto diversa e pionieristica. Pensatela come una specie di Uber con il quale non si noleggia più qualcuno per portarti in giro con la sua auto, ma con i suoi occhi.
Come? Attraverso un casco con una telecamera. Faccio un esempio: con Proxgy posso decidere di “noleggiare” qualcuno che vada a New York ad una fiera che mi interessa vedere di persona, ma che non posso raggiungere. Indosso il mio visore di realtà virtuale, il mio “avatar” indossa il suo casco ed inizia a gironzolare per la fiera, seguendo le mie indicazioni.
Viaggi per interposta persona
Con le basse latenze della connettività veloce e l’immersività sempre maggiore di questi dispositivi, sarà come essere direttamente sul posto. Certo, da fermi: qualcun altro camminerà per te e farà acquisti (per conto tuo). Occhi e orecchie però saranno praticamente lì.
Un po’ di shopping per fare acquisti attraverso i mercatini di Portobello Road, a Londra? Una passeggiata mattutina sulla spiaggia di Ipanema, per sentire il calmo rumore delle onde e guardare l’alba in diretta? Si può fare.
“Non sarai in grado di sentire le onde ai tuoi piedi, ma puoi pensare all’esperienza come a vagare nel mondo reale (e non nel metaverso) attraverso il tuo avatar umano”, afferma Pulkit Ahuja, fondatore e CEO di Proxgy.
Consigli per gli acquisti
Proxgy, con sede nella città indiana di Gurugram, è stata lanciata l’anno scorso durante il primo lockdown indiano causato dal Covid. Da allora, ha aiutato più di 1000 persone con un tempo medio di oltre 15 minuti di utilizzo dell’applicazione. L’app è gratuita per gli utenti e aiuta con gli acquisti e altre cose per cui si ha bisogno di aiuto. L’app permette utilizzi anche più “locali”. Ad esempio, un anziano può “guidare” attraverso un joystick la telecamera sul casco della sua “guida avatar” per fare commissioni.
La funzione più “suggestiva” comunque è quella di aiuto per visitare un evento o un luogo. Con questa app, le persone possono vedere com’è un posto senza andarci direttamente, o prima di andarci. Può essere utile anche come esperienza preliminare ad un vero viaggio.
Offrire un luogo come servizio
Sorvolo sulla indubbia utilità di un servizio del genere per la visita che prelude acquisti immobiliari, specie in tempi pandemici. Indossare un casco e guardarsi intorno letteralmente “dagli occhi” di qualcun altro può offrire prospettive nuove e spunti di riflessione che sfuggono alla mia immaginazione. Si potrà far parte di un “club del libro” che ogni sera organizza un piccolo tour e un reading nei luoghi più lontani del mondo legati a opere letterarie.
Si potrà partecipare ad una caccia al tesoro in tempo reale “teletrasportandosi” sulla testa di diverse persone in diversi punti del pianeta: tutto in pochi minuti. Si potrà comprare qualsiasi oggetto nel mondo, in qualsiasi luogo fisico, facendo acquisti in posti reali con la facilità con cui si fanno in un e-commerce.
L’unico limite è la fantasia. La realtà “virtuale”, se riempita con il nostro fattore umano, può diventare un additivo di quella “reale”.