E’ possibile guarire dal cancro? L’inizio della fase 2 dei trial clinici sul “vaccino anti-cancro” di BioNTech ci fanno sperare che la risposta sia SI.
La famosa azienda farmaceutica tedesca, responsabile della produzione del vaccino Covid Pfizer, lavora da anni alla realizzazione di un vaccino destinato a sconfiggere il cancro.
La prima fase del progetto, è già stata portata a termine nel 2019 (qui la notizia completa), e da allora i medici hanno avuto la possibilità di migliorare la formula definitiva.
La sperimentazione sul vaccino Pfizer con tecnologia mRNA, ha aiutato tantissimo gli sviluppatori, che contano di sfruttare lo stesso elemento per rallentare la recidività del cancro.
Vediamo meglio cosa sta succedendo e quali sono le probabilità di riuscita del progetto.
L’inizio di un nuovo trial
L’azienda BioNTech, è stata fondata circa 13 anni fa, con lo scopo di elaborare terapie funzionali contro il cancro.
I primi obbiettivi sono stati raggiunti nel 2019, poco prima che la pandemia intervenisse nel “rallentamento generale” delle ricerche. BioNTech è stata costretta a concentrarsi sul vaccino, così come tantissime altre aziende farmaceutiche, cercando di aiutare la popolazione in affanno.
L’elaborazione del vaccino Pfizer è così giunta fino a noi, avvicinando i medici alla tecnologia mRNA (che comunque utilizzavano già in precedenza).
Adesso che la produzione Pfizer continua a gonfie vele, gli sviluppatori sono tornati a concentrarsi sul problema cancro. La fase due del trial clinico per la ricerca è ufficialmente iniziata, con la selezione di un “candidato”.
Il cancro del colon-retto, è diventato il protagonista delle sperimentazioni BionNTech, dato il suo elevato tasso di recidiva.
L’obbiettivo principale del nuovo vaccino, è quello di allenare il nostro sistema immunitario a riconoscere le cellule cancerose, così da poterle attaccare in tempo, eliminandole prima che causino danni irreparabili.
Come funzioneranno i “test”
Il Dottor Scott Kopetz, professore di oncologia medica gastrointestinale presso l’MD Anderson Cancer Center dell’Università del Texas, sta conducendo il trial di fase 2 per la sperimentazione del vaccino anti-cancro.
Ultimamente, ha rivelato qualcosa in più riguardo il processo di prova e il numero di partecipanti ammessi ai test.
Kopetz gestisce la sperimentazione negli Stati Uniti; altri responsabili seguono casi in Germania, in Spagna e in Belgio. Il numero attuale dei partecipanti è circa 200, ma l’idea è quella di aumentarli nei prossimi anni.
Il trail richiede molto tempo, per ottenere una risposta che possa definirsi “soddisfacente”.
I partecipanti all’esperimento riceveranno un’iniezione di vaccino ogni settimana per sei settimane, in modo da costruire risposte immunitarie. Dopodiché, seguiranno un programma bisettimanale per circa un anno, con una dose ogni due settimane.
Vaccini mRNA e lotta contro il cancro
La pandemia Covid-19, ha portato ad un nuovo riavvicinamento al tema dei vaccini mRNA.
Tantissimi medici avevano – e hanno tutt’ora – iniziato sperimentazioni al riguardo. La speranza, è quella di sfruttare questo metodo per curare malattie croniche come il cancro e l’HIV.
Molte persone potrebbero trarne vantaggio, e ritornare a vivere serenamente.
Questi nuovi vaccini utilizzano una molecola chiamata RNA messaggero (o mRNA in breve). I filamenti di mRNA, sono piccoli frammenti di informazioni genetiche che “insegnano” al corpo come comportarsi. Nello specifico, aiutano il sistema immunitario a colpire una determinata proteina, sfruttando le informazioni in arrivo dal materiale genetico.
La proteina spike è stata la protagonista dei vaccini Covid. Dopo i trial, chissà quante altre proteine potrebbero venir attaccate e quante malattie finalmente debellate.
In futuro, è previsto l’arrivo di un numero consistente di nuovi vaccini ad mRNA, che proveranno a sconfiggere i problemi più fastidiosi del quotidiano.