A metà del 2020, come tutti ahimè sapete, sono iniziate in tutto il mondo (a macchia di leopardo) le maledette restrizioni causate dal Covid. Qualcuno ha rimandato un matrimonio, altri hanno rinunciato a un viaggio, altri ancora chissà a cos’altro.
Quattro studenti di design industriale a Boston stavano lavorando insieme ad un progetto interessante: hanno deciso di continuare a farlo da remoto, ed oggi presentano la piattaforma per scooter elettrico Timo.
Uno scooter elettrico multisfaccettato
Come progetto per il loro secondo semestre, questi quattro studenti di design industriale avevano un obiettivo. Quello di creare uno scooter elettrico, un veicolo urbano, che potesse soddisfare diverse (e mutevoli) utenze per età e abitudini. Essere utile, essere sicuro e adattarsi a ciascun utilizzatore privato in modo molto flessibile.
Timo è la risposta umana ad un quesito che oggi diverse aziende fanno ad un’intelligenza artificiale: pongono dei paletti come questi e poi lasciano che il design generativo faccia il resto. In questo caso l’intelligenza è tutta naturale: Sandy Zhang, Jodie Xie, Alaa Alshareef e Megan Wiles hanno disegnato una piattaforma modulare, e da lì 3 modelli di scooter elettrico. Potrebbero diventare molti di più.
I modelli di scooter elettrico TIMO
Si chiamano Jarretto, Veloce e Cavallo. Si, se me lo chiedete: trovo che siano enormemente ispirati al leggendario lavoro che il designer italiano Corradino D’Ascanio ha fatto per dare vita alla Vespa. L’intero design di questi modelli è un omaggio all’Italia.
Ogni scooter elettrico della famiglia TIMO è stato costruito su una piattaforma modulare, come detto. Una “dottrina comune” che permette ai clienti di personalizzare semplicemente il prodotto finale per soddisfare le loro esigenze specifiche.
Per viaggi a breve distanza, Jarretto ha un design più giocoso (e una batteria singola). Veloce ti permette di andare più lontano con la sua linea più tagliente, molto spazio per un bauletto e un sistema a doppia batteria. Cavallo mantiene ciò che promette fin dall’aspetto, con molto spazio e versatilità: anche qui doppia batteria. (Clicca per ingrandire).
I sing amore
In tutti i casi aspetto solido e divertente, e facilità di estrazione per le batterie (che si caricano, almeno nelle intenzioni dei designer, poggiandole come un cellulare su una base).
Qualche peccato di ingenuità lo noto, e potrebbe inficiare la prototipazione: quelle ruote lì non mi convincono, e anche la posizione del display potrebbe non essere molto comoda. Per il resto mi sono innamorato di ciascuno scooter elettrico tra quelli che vedete.