Per decenni, i ricercatori hanno cercato modi per prevedere una crisi epilettica. Quasi sempre è un evento imprevisto, però, e i migliori strumenti di cui disponiamo (tra cui anche l’intelligenza artificiale) arrivano a prevedere un attacco con pochi minuti di anticipo, un’ora al massimo.
Ora, per la prima volta una ricerca mostra che l’attività cerebrale potrebbe essere utilizzata per prevedere l’insorgenza di crisi epilettiche con diversi giorni di anticipo.
Una nuova speranza
L’Università della California, Dipartimento di Neurologia di San Francisco ha esaminato i dati da impianti cerebrali che vengono utilizzati per monitorare e prevenire gli attacchi epilettici. I ricercatori hanno trovato modelli di attività cerebrale che predicono le convulsioni. Un giorno prima, o anche di più, possono prevedere se qualcuno ha crisi epilettiche: potrebbe essere una grande prospettiva per le persone con epilessia.
“Per 40 anni, le persone hanno cercato di trovare il modo di prevedere quando qualcuno sta per avere un attacco. Il meglio che possono fare ora è dare alla persona pochi minuti di preavviso.”, dice Vikram Rao, coautore dello studio pubblicato su The Lancet Neurology .
“Questa è la prima volta che qualcuno è stato in grado di prevedere una crisi epilettica molto prima che accada. Permetterà alle persone di pianificare la loro vita, di sapere quando sono o non sono maggiormente a rischio”.
Prevedere una crisi epilettica: i dati raccolti
I ricercatori hanno utilizzato le informazioni ottenute da NeuroPace, un dispositivo di stimolazione cerebrale reattiva. È stato autorizzato per uso clinico nel 2013 per rilevare l’attività cerebrale anormale e fornire un impulso elettrico al fine di prevenire le convulsioni.
L’epilessia è una malattia neurologica caratterizzata da crisi ricorrenti o periodi di attività elettrica anormale nel cervello. Quando una persona ha una crisi epilettica può perdere conoscenza o avere delle convulsioni.
La previsione delle crisi sarebbe un’innovazione in grado di rivoluzionare la vita di chi ha l’epilessia. Le persone non dovrebbero preoccuparsi di episodi mentre nuotano, o cucinano.
Ascoltare l’attività cerebrale
Lo studio dei modelli cerebrali nei pazienti epilettici è difficile. La maggior parte dei dati viene raccolta in un ospedale o in un ambiente di ricerca per brevi periodi. Ma NeuroPace offre una nuova finestra sull’attività cerebrale del paziente.
Essendo un impianto cerebrale, ascolta continuamente l’attività del cervello, e consente ai ricercatori di guardare anche anni di dati EEG continui. Parlo di dati raccolti mentre le persone svolgono la loro vita quotidiana, molto più attendibili. Un tipo di raccolta che sembrava impossibile fare in questo campo.
Il team ha esaminato i dati di 18 pazienti con un impianto cerebrale, pazienti seguiti per diversi anni. Questi dati hanno permesso loro di creare un algoritmo per prevedere una crisi epilettica. Hanno poi testato l’algoritmo su dati simili raccolti in uno studio clinico di 10 anni che includeva 157 persone.
Il sistema anticipa davvero una crisi epilettica
i risultati degli studi ci dicono che i tempi di una crisi epilettica non sono così arbitrari come sembrano. Il team ha trovato cicli cerebrali mensili che indicavano un rischio maggiore di avere un attacco, e credono che un giorno potrebbero usare questa conoscenza per aiutare i pazienti ad anticipare un episodio, assumere farmaci e pianificare le loro giornate.
“I nostri risultati in questa ricerca mi rendono ottimista sul fatto che un giorno potremmo essere in grado di dire a un paziente che in base alla sua attività cerebrale, ha una probabilità del 90% di avere una crisi epilettica il giorno dopo. E che quindi dovrebbe evitare fattori scatenanti come l’alcol e attività ad alto rischio come la guida”, ha aggiunto Rao.
Il passo successivo? Uno studio prospettico. NeuroPace è stato progettato per rilevare e fermare una crisi epilettica prima che inizi. La sua applicazione per la previsione a lungo termine è ancora nelle fasi iniziali, ma dopo ulteriori studi potrà finalmente essere utilizzato.
Sarà un gran giorno, quello.