Ho insegnato per qualche tempo, in diversi contesti e per diversi progetti. Un paio di corsi accessori all’Università, un intero anno in Istituto tecnico, altri corsi per enti di formazione privata. Non mi ritengo un formatore, ma ho la naturale inclinazione alla sintesi e alla divulgazione: talvolta può servire.
Se c’è una cosa che ho capito in relazione all’apprendimento, però, è che un ostacolo di fondo è nella sua forma. Per me la prima cosa che si percepisce è che la formazione sia qualcosa che si “DEVE” fare.
Perchè l’apprendimento non è invece percepito come qualcosa che si VUOLE fare, o si è FELICI di fare, secondo voi?
La risposta è articolata, serve una sintesi.
La sintesi? La formazione è una cosa impegnativa. Per le aziende, l’organizzazione di corsi, curricula e altri contenuti richiede tempo. Tenere traccia dei progressi e monitorare il ritorno economico di questa formazione è praticamente impossibile.
Di più: la formazione standardizzata non soddisfa le esigenze dei dipendenti e sottrae spesso del tempo, in un mondo nel quale il tempo è diventato ancora più prezioso. Risultato? Un processo aziendale importantissimo come la formazione diventa qualcosa che tutti sono riluttanti a fare. Un’opportunità diventa un danno.
Come può cambiare questo scenario? L’intelligenza artificiale (AI) sta già influenzando e modificando diversi aspetti del business oggi, e la formazione non farà eccezione. La capacità dell’IA di elaborare e analizzare rapidamente enormi quantità di dati e personalizzare i percorsi didattici permetterà di accelerare e migliorare i processi di apprendimento e i risultati sia nelle grandi che nelle piccole organizzazioni.
Ecco quattro settori chiave della formazione che l’intelligenza artificiale saprà rivoluzionare.
Ottimizzazione dei consigli sulla formazione
Ognuno ha le proprie esigenze e i propri talenti ma, come detto, la formazione è raramente adattata alle esigenze individuali. Una pratica diffusa tra le aziende è quella di fornire l’accesso a un gran numero di corsi online, fiduciosi che i dipendenti sapranno scegliere ciò che è meglio per loro.
Avere molte alternative può essere utile, ma averne troppe è un disastro. Un sistema basato sull’intelligenza artificiale potrebbe sostituire il “buffet” aperto. Permetterà di ottenere suggerimenti più accurati e personalizzati sulla formazione da fare.
Invece di avere a che fare con una sfilza di opzioni, i lavoratori possono rendere le cose più semplici stabilendo obiettivi di apprendimento collegati alle loro professioni. Pensate quanto sarebbe più facile se ogni ruolo lavorativo fosse stato predeterminato da formatori con una serie di abilità correlate. Una piattaforma di apprendimento intelligente basata sull’intelligenza artificiale può analizzare la mappa delle abilità di ogni persona, individuare punti di forza e difetti, e offrire immediatamente il giusto consiglio su quale formazione ricevere.
Alcune tecnologie stanno già rendendo questo possibile ora, e presto vedremo piattaforme di questo tipo diffondersi su larga scala.
Ottimizzazione del processo di apprendimento
I professionisti specializzati nello sviluppo di ambienti di apprendimento centrati sulle persone tendono a combinare formati e modalità di formazione per soddisfare le loro esigenze. Integrano apprendimento formale e informale, opportunità di insegnamento sincrono e asincrono, spesso utilizzano il social learning.
Un grande sistema di AI comprende le difficoltà dell’apprendimento: i suoi consigli possono modificarsi al volo in base alle sessioni di formazione, o alle prestazioni più recenti di un dipendente. Di volta in volta, quasi in tempo reale, possono guidare attraverso materiali, video didattici o laboratori di gruppo.
Questo è un passaggio importante verso un nuovo paradigma: la tecnologia di apprendimento come hub per l’interazione dei dipendenti, una cosa particolarmente importante nell’era del lavoro ‘asimmetrico’. Questa tecnologia collegherà i lavoratori remoti con i mentori e gli esperti appropriati, li assisterà nella localizzazione di professionisti che condividono i loro interessi, e poi li farà entrare nel giusto gruppo di formazione.
Più potere ai dipendenti
Una formazione in sinergia con l’intelligenza artificiale potrà dare ai dipendenti più controllo su cosa, come e quando apprendono.
Immaginate un cruscotto degli obiettivi dove i dipendenti possono visualizzare tutto ciò che riguarda il loro obiettivo di apprendimento scelto. Tutto: le competenze, i tassi di completamento, gli argomenti rimanenti, le risorse raccomandate, i post nei gruppi di formazione che contengono risposte e chiarimenti agli argomenti che trovano più ostici. Il percorso di formazione personale diventa molto più chiaro quando ogni studente sa dove si trova: molto più chiaro di adesso.
Avere tutte queste informazioni prontamente disponibili a colpo d’occhio aiuta i dipendenti ad assumersi la responsabilità della loro formazione. A farsi strada con più facilità verso la conoscenza.
Formazione “aumentata”
Ci stiamo avvicinando alla razionalizzazione e all’ottimizzazione del processo di apprendimento in tutti i settori. Un indicatore eloquente di questa trasformazione è che la tecnologia dell’apprendimento ha lasciato l’approccio “reattivo” a ciò che i dipendenti fanno, ed ha abbracciato un approccio più proattivo (con contenuti raccomandati e percorsi di formazione).
Alcuni settori beneficeranno di un metodo di formazione più sofisticato, ed è qui che la realtà aumentata può essere utile. I dipendenti potranno immergersi virtualmente in circostanze realistiche per allenarsi, ad esempio, su pratiche di sicurezza sul lavoro. La realtà aumentata offrirà alle aziende manifatturiere la possibilità di insegnare ai dipendenti nuovi talenti tecnologici senza metterli a rischio di infortuni sul lavoro.
Un altro affascinante sviluppo è il controllo vocale tramite software di assistenza virtuale, tipo Amazon Alexa. I dipendenti saranno in grado di interagire con la tecnologia di formazione a un livello più profondo, “conversando” con una AI. Sarà come avere un formatore a disposizione 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
L’intelligenza artificiale migliorerà la formazione aziendale. Punto.
L’intelligenza artificiale contribuirà all’evoluzione dalla formazione standardizzata e fatta con lo stampino all’apprendimento personalizzato. I dipendenti riceveranno gli strumenti adeguati al momento opportuno per far progredire le loro conoscenze e abilità.
Con costi e barriere tecniche che continuano a ridursi, la formazione personalizzata sarà alla portata di sempre più aziende. Continuerà a essere qualcosa che si DEVE fare, ma sarà più divertente, produttiva, efficace.
In una parola: migliore.