Se vi sentivate a corto di distopie in questi tempi così carini e semplici per tutti, eccone un’altra già all’orizzonte: cani robot al confine tra USA e Messico. Si, sembra proprio “Metalhead”, uno degli episodi più inquietanti di quel capolavoro che è Black Mirror. Non è una serie, però: è una realtà che attira già enormi critiche in ragione delle condizioni già disumanizzanti degli immigrati costretti a passare “con le buone o con le cattive” un confine così presidiato.
Questa settimana il Dipartimento per la sicurezza interna (DHS) degli Stati Uniti ha annunciato lo schieramento di cani robot per pattugliare il confine meridionale del paese con il Messico nel quadro del suo programma Customs and Border Protection (CBP).
L’obiettivo del programma, ha affermato, è sfruttare la tecnologia per aumentare la presenza di deterrenti alle frontiere e ridurre “l’esposizione umana a rischi potenzialmente letali”.
Cani robot, altro che feste
“Il confine meridionale può essere un ambiente difficile sia per l’uomo che per gli animali, ed è per questo che una macchina può fare un ottimo lavoro”, dice Brenda Long, responsabile del programma del DHS Science and Technology Directorate, in una nota che ha accompagnato l’annuncio.
“Questa iniziativa guidata dal Direttorato USA di Scienza e Tecnologia si concentra sui veicoli di sorveglianza del suolo automatizzati, o quelli che chiamiamo ‘AGSV’. In sostanza, il programma AGSV riguarda … cani robot”
Cani robot alle frontiere: un coro di critiche
Se vi aspettate feste, salti o latrati, sappiate che vi aspetta altro. I cani robot che saranno impiegati hanno un aspetto diverso: secondo gli enti interessati saranno “moltiplicatori di forza”, secondo i critici l’ennesimo orrore invasivo.
L’American Civil Liberties Union, un’organizzazione legale e di difesa senza scopo di lucro con sede a New York City, ha invitato l’amministrazione di Joe Biden a fermare immediatamente il programma.
L’ACLU ha detto in una dichiarazione che il piano del Dipartimento della Sicurezza Nazionale di schierare cani da guardia robotici alle frontiere è “un disastro per le libertà civili”. Il governo deve “ritirare questa idea pericolosa, e l’amministrazione Biden deve frenare lo scivolamento del nostro paese in un inferno anti-immigrati.”
Come sono fatti i cani robot
Gavin Kenneally, chief product officer della Ghost Robotics, azienda che realizza i cani robot da 45kg (100 libbre) “allevati” per adattarsi esattamente al tipo di lavoro necessario alla “difesa dei confini”, dice:
È un robusto robot quadrupede. Attraversa tutti i tipi di terreno naturale tra cui sabbia, rocce e colline, nonché ambienti costruiti dall’uomo, come le scale. Nell’area lungo il confine si assiste a traffico di esseri umani, traffico di droga e altro contrabbando, comprese armi da fuoco o anche potenzialmente (saltano sempre fuori, ndr) armi di distruzione di massa
I cani robot sono attualmente in fase di test per le loro capacità di completare incarichi come il servizio di sentinella e di trasportare carichi utili su terreni accidentati. Con le sue telecamere e i suoi sensori possono trasmettere video in tempo reale e altri dati all’uomo che li opera o li monitora.
I test dei cani robotici comprendono anche una simulazione di turni di guardia di giorno e di notte, con test anche sulla durata della batteria.