Il “Doomsday Plane” E-4B è un Boeing 747 modificato in dotazione alla Presidenza degli Stati Uniti in grado di resistere anche ad un attacco nucleare. E il 28 febbraio ha preso il volo per una breve missione di addestramento, proprio poco dopo l’annuncio del presidente russo Vladimir Putin sulla messa in stato di allerta delle forze nucleari del suo paese.
L’addestramento di questo velivolo da “giorno del giudizio” è iniziato da una base dell’Aeronautica americana nel Nebraska. È poi proseguito con un volo di circa quattro ore e mezzo nell’area di Chicago, per finire poi subito dopo. A riportare il resoconto è il sito di notizie britannico iNews. Durante la sua breve sortita, l’aereo sarebbe stato accompagnato da diversi jet di scorta, utilizzati anche per tracciare i missili balistici.
Aereo a prova di nucleare
L’E-4B avvistato in addestramento fa parte di un gruppo di aerei militari conosciuti come Nightwatch, in servizio per le forze armate USA fin dagli anni ’70. Il suo obiettivo è quello di agire come un quartier generale di comando mobile per personale militare di alto livello in caso di guerra nucleare, e comprende alcune misure di sicurezza che non troverete mai su un 747 commerciale.
Tra tante, il velivolo dal costo di circa 200 milioni di dollari è progettato interamente con tecnologia analogica. Non ha apparecchiature digitali, e questo gli consente di restare in volo anche dopo aver subito l’impulso elettromagnetico di un’esplosione nucleare. Inutile dire che è anche refrattario a qualsiasi cyberattacco.
Ancora un dettaglio: l’aereo, quasi del tutto privo di finestrini, è dotato anche di speciali schermature per proteggere i passeggeri e l’equipaggio dagli effetti termici di una guerra nucleare. Una sorta di “gobba” sulla sua carlinga ospita più di 65 antenne di ogni genere, che consentono all’E-4B di comunicare con navi, sottomarini, aerei e linee fisse in qualsiasi parte del mondo. Molte delle altre caratteristiche dell’aereo rimangono classificate.
Un addestramento pianificato (?)
Almeno un E-4B è sempre pronto a prendere il volo, e la flotta conduce regolari missioni di addestramento e prontezza.
Non è chiaro se l’operazione di lunedì sia stata un risultato diretto dell’ordine di Vladimir Putin che la forza missilistica nucleare della Russia sia passata ad un livello di allerta “rafforzato”. Secondo Reuters, Vladimir Putin ha accreditato come causa della sua scelta le osservazioni “provocatorie” dei leader della NATO e le sanzioni economiche occidentali contro la Russia.
Dal suo canto, Joe Biden ha dichiarato che non ci sarà alcun cambiamento nella politica nucleare degli USA, e che non si ha motivo di ritenere che ci sia un rischio di guerra nucleare con la Russia, anche in una situazione come quella che si è venuta a creare.