Conoscete Carl Pei? Vi dice niente il suo nome? Segnatevelo. Potrebbe essere a suo modo un personaggio chiave nel futuro della tecnologia. È un cosmopolita: nato in Cina, cresciuto in Svezia, perfezionato nel lavoro in India. Il co-fondatore di OnePlus (questo nome immagino vi dica qualcosa, invece) ora “minaccia” di trasformare il fattore di forma degli smartphone con un concept che si annuncia come davvero originale.
Con lo smartphone Nothing all’orizzonte, le aspettative per ciò che potrebbe emergere dal team di Carl Pei sono ai massimi storici. È possibile che questo “Nothing Phone” sia qualcosa di memorabile che apra un nuovo ciclo nel settore?
Un viale del tramonto lastricato d’oro
Da più parti, e da tempo, si suonano campane a morto per lo smartphone. Le sirene del futuro ci dicono che l’integrazione tra un qualche tipo di visore e dei wearables come smartwatch o smartring lo sostituiranno.
Può darsi. Vero è anche che questa piattaforma (dal primo smartwatch del 2006) ha appena compiuto 15 anni e non ci abbandonerà all’istante. Il suo tramonto è destinato a vedere, come fu per i vecchi cellulari pre smartphone, una serie di tentativi di ‘adattamento’, tecnici e anche filosofici. Prove che forse saranno anche di ispirazione per il futuro.
In questo senso Carl Pei è un pioniere. Sapere che sta lavorando su un nuovo fattore di forma e su un nuovo concept significa aspettarsi novità serie. Niente effetti speciali, intendiamoci: l’innovazione di questi tempi significa sostenibilità. Uno smartphone davvero innovativo, oggi, dovrebbe essere trasparente, riparabile, modulare, ed evitare gli sprechi.
Il fattore di forma è figlio dell’etica
Non filtrano molte notizie sul nuovo prototipo di Carl Pei. Un insider vicino all’imprenditore, Evan Blass ha condiviso da poco una foto di Pei in una conversazione con il CEO di Qualcomm Cristiano Amon, mentre gli mostra uno smartphone mai visto prima. Ingrandendo l’immagine si distinguono a malapena il profilo del dispositivo e una “gobbetta” della fotocamera sul retro.
Nelle prossime settimane ne sapremo di più, ma nel frattempo i designer si sono scatenati con ipotesi di design a partire da queste poche informazioni.
Come potrebbe essere il fattore di forma del Nothing Phone? Due ipotesi
Tra queste le ricostruzioni di Nothing Phone sono quelle concepite dai designer Osho Jain e Povilas Grigas quelle che mi hanno dato più spunti. Entrambe mostrano un fattore di forma davvero prepotente. E per un nobile scopo! Quello di mostrare con semplicità e chiarezza le singole parti di un telefono facile da usare, da riparare, da riciclare.
Adoro l’idea che possa prendere piede la filosofia di una tecnologia che migliori le nostre vite senza intralciarle. Una tecnologia che non prevarica, non invasiva. Una tecnologia leggera come se non ci fosse. Nothing. Senza compromettere il comfort e l’ergonomia, questi smartphone usano meno materiale, e lo fanno vedere. Addirittura, recuperano elementi intrinsecamente nostalgici: separando visivamente e fisicamente microfono da altoparlante, il design ripropone in forma rinnovata la “cornetta” che apparteneva ai vecchi telefoni di casa.
Il corrispettivo energetico di una scelta “Nothing” arriverà da batterie innovative, molto più piccole e veloci a parità di autonomia: penso a quelle al nitruro di gallio.