Un secolo fa, il romanziere inglese Walter Lionel George provò a immaginare il futuro del mondo: quello in cui viviamo oggi. I suoi libri, grande fonte di ispirazione per George Orwell, furono definiti “buoni brutti libri”, perchè pur nell’analisi di aspetti negativi e distopici fornivano spunti interessanti.
Nella sua edizione del 7 maggio 1922 , il New York Herald chiese a George di condividere con i lettori le sue previsioni. Ne venne fuori un ritratto piuttosto interessante.
Il futuro del mondo: le previsioni di W.L.George
Trasporti
Anzitutto, George pensò alla fine della rivoluzione dei trasporti. Il 2022 vedrà un mondo futuro in cui “il volo commerciale sarà diventato del tutto comune”, con la distanza tra il Nord America e l’Europa ridotta a otto ore, e sempre meno ferrovie e piroscafi.
Telecomunicazioni
“La telegrafia senza fili e i telefoni senza fili avranno schiacciato il sistema via cavo“, continuò: nel mondo futuro nessuno avrebbe più visto pali con fili.
Energia
George, grande sostenitore di Tesla, applicava questa previsione anche alla trasmissione di energia elettrica senza fili (e in questo, devo dire, si dimostrò frettoloso). Ma non solo in questo.
Entro il 2022, il carbone sarà sorpassato dall’energia solare e da quella delle maree, e “potrebbe essere usata perfino l’energia atomica”.
Intrattenimento
Per quanto riguarda il cinema, “le figure sullo schermo non solo si muoveranno, ma avranno anche tonalità naturali e parleranno con la loro voce”. Sparirà il teatro? Tutt’altro, anzi: come “una volta”, gli attori del futuro mondo del 2022 “dovranno saper anche parlare, oltre che sorridere”.
Ruolo della donna
“Tutte le posizioni saranno aperte a loro e un gran numero di donne sarà salito in alto. L’anno 2022 vedrà probabilmente un gran numero di donne al Congresso, molte come giudici, altre in posizioni di servizio civile e forse alcune nel gabinetto del presidente”.
Società
George prevede la pillola anticoncezionale: a differenza di alcuni riformatori, esita a dichiarare l’abolizione della famiglia, ma immagina la “maggioranza dell’umanità” che occupa case modulari in grattacieli forse un po’ scadenti (“Ho una visione di pareti, mobili e tendaggi fatti di cartapesta più o meno compressa”), dentro città a clima controllato da grandi cupole di vetro. Sulla libertà di parola? “Non ci saranno più cose che non si possono dire e cose che non si possono pensare”. Chissà se avrebbe mai immaginato i social media.
Il futuro del mondo visto dal 1922, in sintesi
Per George, comunque, il progresso del 2022 non sarebbe stato così pazzesco, forse addirittura un po’ noioso. Di fatto, solo il miglioramento di un’orgia tecnologica appena scoppiata. Non aveva tutti i torti. Almeno ad oggi, 2022: ma come allora, siamo alla vigilia di una grande esplosione (e non parlo di guerra).
Nel complesso, visto dal 1922, nel 2022 “il progresso della scienza sarà sorprendente, ma non sarà così sorprendente come lo è oggi rispetto a cento anni fa”.
Potete leggere una copia dell’articolo originale di George alla Library of Congress.